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Senza Calhanoglu dall’inizio, l’Inter perde il proprio regista e faro, ma pure il rigorista principe: è uno specialista quasi infallibile, da 27 reti dal dischetto solo in nerazzurro, anche se su questa stagione (e sul suo umore) ha pesato l’errore da ex contro il Milan. Se dovessero avvicinarsi i rigori, allora Chivu potrebbe pensare di mandarlo in campo, ma intanto il primo tiratore della compagnia torna a essere Lautaro.
Zielinski, Dimarco, Mkhitaryan più Barella, anche lui entrante eventualmente, le altre frecce affidabili nell’arco di Chivu. Pure il Bologna potrebbe iniziare senza lo specialista designato: Orsolini, 22 reti e tre errori dal dischetto, uno dei quali quest’anno a Udine, potrebbe servire la causa da subentrato. In ogni caso, Castro e Bernardeschi sono i primi candidati a succedergli, ma Italiano sa di potersi affidare anche a Odgaard.
Tutta nuova, invece, la sfida dei portieri: Josep Martinez ne ha parati solo 4 in carriera, l’ultimo col Genoa quasi due anni fa, nel gennaio del 2024; Federico Ravaglia è fermo a 3, ma uno proprio a Lautaro, quando al debutto a San Siro eliminò l’Inter agli ottavi nella Coppa Italia 2023-24.
(Gazzetta dello Sport)
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