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Crisi Juventus, Giuntoli e l’AD Scanavino a colloquio con Motta

Matteo Pifferi Redattore 

Già, perché nel day after il dirigente si è incontrato con l'amministratore delegato Maurizio Scanavino e lo stesso Thiago Motta per una lunga e approfondita analisi su tutto ciò che non sta funzionando in una Juve crollata a picco. Se il campionato finisse oggi, la squadra sarebbe addirittura fuori dalla zona Champions, scavalcata proprio nell'ultimo week-end di serie A dal Bologna, quasi a rendere ancora più amara la beffa per il tecnico ex rossoblù. E proprio il quarto posto è l'obiettivo minimo e insindacabile da parte della società, sia per questioni sportive ma anche e soprattutto per gli aspetti economici. Così, il tecnico e i due dirigenti si sono riuniti attorno ad un tavolo per capire come far ripartire la Juve, che mai in questa stagione aveva fallito clamorosamente due appuntamenti consecutivi. Ed è esattamente questo l'aspetto che contesta una bandiera come Alessandro Del Piero: "Il segnale più grave è che non c'è stata una reazione, in campo ma anche in panchina e nella dirigenza non c'è nessuno che possa essere totalmente sereno e dire di aver dato tutto - ha spiegato l'ex capitano bianconero dagli studi di Sky - e non può mancare una reazione quando sei preso a cazzotti: questo non rispecchia lo spirito Juve". Per non parlare delle proteste, delle critiche e anche degli insulti via social di una piazza che sta raggiungendo il limite della sopportazione, non solo nei confronti di Thiago Motta ma anche della dirigenza. Spopola l'hashtag MottaOut, viene contestata la scelta di Giuntoli di confermare il tecnico, c'è anche chi "perdona" Massimiliano Allegri e lo vorrebbe nuovamente in sella. Il presidente dell'associazione Italia bianconera, Fabio Germani, invita i tifosi bianconeri a disertare lo stadio nel finale di stagione.