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De Canio: “Non ero sicuro di arrivare in A. Conte? Era un mastino. Ricordo qualche scontro…”

Luigi De Canio Napoli Inter
Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, Gigi De Canio ha ripercorso le tappe più importanti della sua carriera
Gianni Pampinella
Gianni Pampinella Redattore 

Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, Gigi De Canio ha ripercorso le tappe più importanti della sua carriera partendo dagli inizi. "Ne ho fatta di strada, perché ho cominciato nel 1988 a fare l'allenatore, facendo tutte le categorie, dai dilettanti alla Serie A. C'è di che essere soddisfatti. Quando mi sono accorto di non essere un calciatore di un certo livello, ho pensato che il futuro nel calcio poteva non essere per me. Ma sono sempre stato curioso, quindi in quegli anni leggevo tutto ciò che riguardava il calcio. C'era grande fermento a livello tecnico e tattico e io leggevo, mi informavo, mi costruii una mia idea di calcio, che però non pensavo di poter portare avanti". 

De Canio: “Non ero sicuro di arrivare in A. Conte? Era un mastino. Ricordo qualche scontro…”- immagine 2

"Ebbi l'opportunità di lavorare in banca, ma un presidente mi disse di non fare questo errore e mi ha spinto nel continuare col calcio, perché era sicuro che sarei arrivato in Serie A. Io ne ero meno convinto, a dire il vero, però mi ero costruito una base solida, sotto il piano della preparazione teoria e pratica. E poi, anno dopo anno, sono riuscito a crescere, fino ad arrivare nel 1999 in Serie A".

De Canio: “Non ero sicuro di arrivare in A. Conte? Era un mastino. Ricordo qualche scontro…”- immagine 3

A Siena De Canio ha avuto come collaboratore un certo Antonio Conte: "Mi chiamò per un colloquio e mi chiese di utilizzarlo non solo per mettere i birilli in campo. E io gli dissi che sarebbe stato accanto a me per fare l'allenatore. E così è stato. Io ascoltavo le sue idee, spesso ce le scambiavamo e lavorammo molto bene. Spesso lavorava con i difensori, poi con i centrocampisti, lavoravamo entrambi scambiandoci i reparti. Era un mastino già all'epoca. Mi ricordo la sua determinazione, la sua forza nell'imporsi con i giocatori. E qualche volte qualche scontro verbale ci fu con Tudor, che avevo in rosa".

 

(TMW Radio)