Paolo Di Canio, dagli studi di Sky Sport, è tornato sulla sconfitta dell'Inter contro la Juventus: "Se prendi 4 gol, prendi 4 gol, vuol dire che più di qualcosa è andato male. Però sono tutti episodi e situazioni, solo l'ultimo gol è responsabilità grave di Sommer, le altre tre si può marcare meglio, si può uscire a prendere Yildiz o rompere la linea. Non c'è stata cattiveria, determinazione: il primo gol Kelly è fermo lì, non si muove come un attaccante. Akanji è lì, e anche sul gol di testa di Thuram c'è Akanji che non salta".

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Di Canio: “Akanji sbaglia in 2 gol su 4. Nessuno ha più paura dell’Inter. E su Thuram…”
"Akanji si schiaccia, non salta neanche. Non ha nessun motivo per schiacciarsi così tanto, non ha avversari, non si deve aspettare nient'altro che Kelly, invece si stacca un po' troppo e quando arriva lì è troppo tardi. Sommer? Non c'è niente da inventarsi, è 'na quaglia. È una papera di Sommer. Ci arriva con la mano piena oltre la palla, il pallone gli passa tra le mani, punto. Non è neanche all'incrocio, è un tiro ad altezza foto, la tipica respinta del portiere da foto. Così è una quaglia".
"Dite quello che volete ma Lautaro è lontano anni luce dal giocatore di due anni fa. Non dell'anno scorso, quando si è ripreso un pochino nella seconda parte di stagione ma è mancato per mesi. È lontano anni luce dal giocatore di due anni fa, poi mi dite che giocano sempre e quello che vi pare... Io vedo all'Inter, in piccolo, quello che è successo al Manchester City l'anno scorso. Nessuno ha più paura dell'Inter, anche se domina la partita e va sopra di due gol, io so che ti posso fare due gol e ti riprendo. Succedeva al City nel periodo nero, io all'Inter vedo la stessa cosa, non hanno più paura dell'Inter".
"Io una roba come quella di Thuram che ride non la sopporterei proprio, roba che ti prendo e... Però c'è da dire una cosa: questa scena accade durante il Var, magari è convinto che toglierà il gol perché erano tutti convinti che l'avrebbe tolto e magari scherza con il fratello su questo, anche se in tensione, anche se mancano pochi minuti. Lo posso capire, mi incavolavo lo stesso ma va riportata correttamente. Non è dopo il gol, magari gli sta dicendo: tanto ve lo tolgono. Non lo voglio scagionare, però cronologicamente il momento è quello, non è vero che ride dopo il gol. Più che altro la non esultanza: perchè? C'era il padre in tribuna? Non voleva offendere il fratello?".
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