Viene anche dall'allenatore un input, ci sono guide e guide: non è un'accusa solo ad Inzaghi, è un tutt'uno coi giocatori. Poi se dalla prima giornata mettiamo nella testa del giocatore la gestione, si insidia: poi magari ribalta tutto e vince tutto, ma è pericoloso. Tante squadre hanno infortuni e sanno cambiare: l'Inter ha i quinti che possono fare addirittura i braccetti. Noi parliamo solo di riserve. Poi parliamo di una squadra che può vincere entrambe le cose eh: però io non vorrei che nella testa ci sia un mix tra la stanchezza mentale e la preoccupazione di quello che è successo, da tutto a niente. I giocatori sono i primi ad essere delusi: non è l'Atalanta che dici "ci siamo arrivati, va bene", è l'Inter.
Io non voglio più sentir dire che Lautaro è top 3 al mondo, Barella e Bastoni ce li invidiano, Calhanoglu insieme a Rodri è il più forte: non ditelo più. Ma quali altre squadre possono avere questi giocatori? Neanche le altre hanno il clone di Rodri o di Musiala: tutte hanno dei difetti. Non solo l'Inter ha avuto nazionali, quelle squadre forti li hanno tutti: e l'Inter è forte, in Italia soprattutto. Il problema è un discorso di motivazioni. Nei titolari, a parte Acerbi e Mkhitartyan, sono tutti 27-28enni maturi, esperi e che possono mettere di più del loro. Rigore su Bisseck? Cintura clamorosa, che deve fare di più? Ha pure la gamba laterale, non gli permette di far nulla".
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