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"È chiaro che per una realtà come l'Italia pensare di rischiare così tanto e avere il pericolo di non accedere nuovamente a un mondiale veramente fa specie. Però, insomma, bisogna anche saperlo accettare: alla fine esprimiamo un po' quello che siamo in realtà, anche dal punto di vista qualitativo".
E' realista il giudizio sull'Italia dell'ex ct Roberto Donadoni - ospite di Radio Anch'io Sport - tornato in panchina, a La Spezia, dopo cinque anni di inattività. "In questi ultimi anni abbiamo perso qualcosa e gli avversari non ti regalano mai nulla, quindi è difficile. Adesso dobbiamo pensare a fare bene queste due gare (con Moldavia e Norvegiae, ndr) e giocarci al meglio lo spareggio. Però credo che bisogna essere abbastanza realisti e riconoscere quelli che sono i limiti che abbiamo adesso. Mi auguro solo che la collaborazione tra nazionale e club migliori, perché solo così si può avere ancora qualcosa in più e più chance poi di disputare competizioni importanti" aggiunge.
Sul bel momento del Bologna: "Magari è ancora presto per dire se potrà insidiare Inter e Roma. Indubbiamente è una squadra, ha uno stile, una filosofia di gioco importante. Credo che sia una società assolutamente strutturata, con le idee chiare. Le persone giuste al posto giusto. Definirla sorpresa forse è riduttivo".
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