Dalle colonne del Corriere dello Sport, Alberto Polverosi analizza la classifica marcatori. Il giornalista si chiede che fine abbiano fatto gli attaccanti.

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Cds – Dove sono finiti i centravanti? Serve un rilancio. La riscossa può partire dai nuovi
"Conviene iniziare dall’elenco dei capocannonieri degli ultimi cinque campionati all’undicesima giornata per entrare in argomento. Ciro Immobile con 9 reti nel 2021-22; Marko Arnautovic con 7 reti nel 2022-23; Lautaro Martinez con 12 nel 2023-24; Mateo Retegui con 11 l’anno scorso; Riccardo Orsolini e Hakan Calhanoglu con 5 in questa stagione. Dove sia l’errore pare scontato. Cosa ci fanno un’ala e un regista in testa a questa classifica? E soprattutto, dove sono finiti i centravanti e le prime punte della Serie A?".
"E’ vero che Retegui se n’è andato in Arabia, e quindi manca il capocannoniere della stagione scorsa, ma gli altri sono rimasti. Il caso più evidente è quello di Moise Kean, ex vice-capocannoniere alle spalle di Retegui. All’undicesima giornata dell’anno scorso aveva giocato 824 minuti e segnato 5 gol, media un gol ogni 164', quest’anno ne ha giocati 887' e di gol ne ha fatti due, media uno ogni 444'. All’appello manca lui, manca Thuram, manca Vlahovic (quest’ultimi due a quota 3) per motivi individuali e di squadra. Il serbo, prima dell’arrivo di Spalletti, è stato in continuo ballottaggio con David e un po’ con Openda, mentre il francese è rimasto fuori per cinque partite per infortunio".
"Forse la riscossa dei numeri 9 può partire dai nuovi bomber. Santiago Castro, classe 2004, sta segnando tanto, già quattro gol, l’anno scorso in tutto ne fece otto. Rientra nella categoria dei centravanti-combattenti, categoria da cui è escluso Leao, che ha altre qualità. Allegri lo ha spostato al centro dell’attacco e il portoghese ha risposto bene. Il buon nome dei centravanti è anche nelle loro mani".
(Corriere dello Sport)
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