Entrato in campo nel secondo tempo del match contro la Moldova, Francesco Pio Esposito è risultato decisivo per il successo dell'Italia, segnando la rete del definitivo 0-2. Un gol da centravanti vero, un colpo di testa a centro area resistendo alla pressione dei difensori avversari, e secondo centro con la maglia della Nazionale alla quarta presenze. Un'altra soddisfazione per l'attaccante dell'Inter, e anche un segnale a chi ha sottolineato in questi mesi la sua ancora poco sviluppata vena realizzativa.

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Esposito, altro segnale: gol da vero bomber. E domenica lezione con il “prof” Haaland
A scuola di bomber
—Nel giro di pochi mesi l'attaccante classe 2005 ha letteralmente bruciato le tappe: il primo gol in nerazzurro al Mondiale per Club in estate, poi il primo in Serie A a Cagliari, poi il primo in Champions League contro l'Union Saint-Gilloise. A tutto questo va aggiunto un lavoro enorme spalle alla porta, al servizio dei compagni, facendo salire la squadra e aprendo spazi sfruttando fisico e tecnica già ora di prim'ordine. Avrebbe anche potuto segnare di più, ma a volte sono mancate freddezza e lucidità sotto porta. Normale: a soli 20 anni non può e non deve essere arrivato al top, c'è ancora tanto da migliorare e lui stesso ne è ben consapevole. Con la rete segnata ieri sera con l'Italia ha messo in mostra un altro colpo del suo repertorio, a dimostrazione di quanto stia imparando e di quanto lo stia facendo velocemente.
Professiore d'eccezione
—Nel suo percordo di studi alla "scuola di bomber" è atteso da una lezione speciale: quella con il "prof" Haaland, probabilmente l'esponente massimo della materia. Il centravanti del Manchester City ha realizzato ieri l'ennesima doppietta con la Norvegia, e in questa stagione sta viaggiando a un ritmo folle: 30 gol in 19 partite ufficiali fra club e Nazionale. Domenica sera sarà a San Siro, e il giovane Pio lo osserverà da vicino per prendere appunti. In attesa, chissà, di potersi confrontare ad armi quasi pari.
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