Esposito vs Camarda, il futuro è oggi. Su chi puntare? Tutti i numeri a confronto

Sono le grandi speranze di Inter e Milan, nonchè di tutto il calcio italiano: giovani, talentuosi, promettenti, pronti a dividersi la scena in un futuro, forse, nemmeno troppo lontano. Pio Esposito e Francesco Camarda hanno acceso il dibattito fra addetti ai lavori e tifosi: chi è il più forte? Quel che è certo è che i due hanno voglia di bruciare le tappe e di continuare a far bene, e il loro inizio di stagione tra Serie A e Nazionale fa sicuramente ben sperare. La Gazzetta dello Sport propone un confronto tra i due attaccanti. Classe 2005 Esposito, classe 2008 Camarda. Il primo chiaramente più avanti del secondo, avendo già alle spalle due campionati da titolare in Serie B con lo Spezia ed essendo già entrato nel giro della Nazionale maggiore, mentre l'altro ha scelto Lecce per iniziare a mettersi in mostra. Questi i numeri a confronto: "Comprendendo tutte le competizioni - ovviamente anche i tornei giovanili - il totale dice che Pio ha segnato 63 gol in 169 partite, Camarda 22 in 89. Nel campionato in corso, però, è parità: un gol a testa. In Nazionale, invece, il confronto sorride all'attaccante di proprietà del Milan con la bellezza di 29 gol in 45 presenze azzurre tra Under 15 e Under 21. Ottimo anche il bottino di Esposito, soprattutto considerando che va sostituita l'Under 15 con la Nazionale maggiore, non proprio un dettaglio. Per lui 14 gol in 38 partite". "Se per gol segnati in carriera è avanti l'attaccante dell'Inter, sul piano tecnico quello che sembra leggermente più pronto è il 22 del Lecce. Pio è molto bravo a giocare per i compagni cercando sempre l'appoggio o la sponda giusta liberando spazi per inserimenti dei compagni, ma a 20 anni ha tutto il tempo del mondo per affinare una tecnica un po' imbrogliata dalla stazza che è il vero punto di forza. Camarda invece gioca meno con i compagni ma banalmente con i piedi alza il livello della personalità cercando anche la giocata rischiosa, cosa che Esposito spesso evita "rifugiandosi" in sponde sicure". "Pio supera il metro e 90 di altezza, è grosso, piantato, difficile da spostare, potenzialmente un dominatore nell'area avversaria. Camarda ad oggi risulta più esile, ma attenzione: l'attaccante del Lecce, nonostante possa sembrare ben più piccolo di Esposito, arriva a sfiorare il metro e 90 (1,89) e negli ultimi 6 mesi si è sviluppato profondamente. E soprattutto qui il fattore anagrafico torna pesante. Perché a 17 anni appena, Camarda può ancora alzarsi di parecchio e mettere su muscoli". "Una certezza: la personalità non manca. Né da una parte, né dall'altra. Camarda ha gestito alla grande la pressione dell'esordio in Serie A più precoce nella storia del nostro campionato (15 anni, 8 mesi e 15 giorni), le difficoltà di una Serie C prima da bassifondi e infine da retrocessione e adesso è al primo grande esame nella massima categoria, ma non trema. Esposito a 18 anni si è trasferito a La Spezia, nella prima stagione ha appreso e nella seconda è esploso, conquistandosi oggi un ruolo da protagonista nell'Inter. In campo, nessuno dei due entra o subentra con il timore di sbagliare". "Il senso del gol non manca né ad Esposito né a Camarda. Sarà perché si tratta di una caratteristica naturale? Probabile, di certo c'è che entrambi sanno anticipare i difensori avversari per una questione di attimi e segnare in tutti i modi: forte da fuori, abili nel gioco aereo, attaccando la profondità. Uno l'aspetto su cui specialmente Pio dovrà lavorare, e che invece a Camarda non manca: la freddezza sotto porta". "I più calzanti, e chiaramente con le dovute proporzioni, forse portano proprio ai nomi di Vieri e Benzema. Esposito ricorda l'ex nerazzurro non solo sotto l'aspetto del fisico (il grande e grosso che gioca per la squadra), ma proprio per caratteristiche tecniche: potenza, abilità nel fare da raccordo, gioco aereo. Camarda, invece, può accendere ricordi dell'attaccante francese soprattutto per l'attacco alla profondità. È il classico centravanti fastidioso per i difensori, continuamente a galla sulla linea del fuorigioco ma in grado di scappare via in un attimo".