Juventus e Inter non si sfidano solo sul campo, ma anche nei bilanci. A oggi l’Inter ha un valore aziendale stimato (enterprise value) superiore rispetto alla Juventus. Secondo le stime di Football Benchmark, il valore basato su multipli del fatturato premia i nerazzurri, grazie a diversi parametri dove l’Inter risulta in vantaggio.

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Football Benchmark – Inter vale più della Juve. Sartori: “E gap aumenterà perché…”
Enterprise value significa la valutazione totale degli asset societari, non il prezzo di mercato, e tiene conto di fattori come profittabilità, popolarità, valore del roster, ricavi da diritti tv e gestione dello stadio.
Nel dettaglio, Football Benchmark applica un moltiplicatore al fatturato, poi lo corregge con un algoritmo che pesa la performance economica, la presenza sui social, il potenziale sportivo, la capacità di generare introiti tramite diritti televisivi e l’eventuale proprietà degli impianti.
L’Inter è stimata attorno a 1,7 miliardi, cifra che riflette il momento favorevole sia in campo che fuori, con una rosa competitiva, una buona visibilità internazionale e una gestione relativamente solida. La Juventus, che fino a qualche anno fa dominava questi confronti, sembra aver perso terreno. Il club bianconero, pur restando uno dei più riconoscibili e seguiti, è oggi dietro nei parametri che determinano il valore aziendale e vale 1,651 miliardi.
Uno dei nodi è la profittabilità: lo stipendio dei giocatori in rapporto ai ricavi e l’EBIT (utile operativo) giocano un ruolo chiave nel calcolo, e l’Inter sembra aver migliorato il suo rapporto costo-rendimento.
Anche la valorizzazione del brand entra nel computo. La Juventus ha tradizionalmente un grande seguito globale, ma l’Inter sta investendo in immagine e promozione digitale, aumentando la sua popolarità sui social e oltre confine. Il valore della rosa è un altro elemento critico. La composizione del parco giocatori, il potenziale futuro, la qualità e l’età media incidono molto nel valore aziendale complessivo.
Un sorpasso storico
—I ricavi da diritti televisivi, interni e soprattutto internazionali, danno un vantaggio agli squadroni che partecipano frequentemente alle competizioni europee. L’Inter ha potuto contare su questa spinta mentre la Juventus deve ritrovare stabilità in Champions.
Lo stadio di proprietà o la sua gestione è un parametro che può fare la differenza: club con infrastrutture proprie possono utilizzare l’impianto anche per eventi e ricavi accessori, riducendo l’incidenza dei costi fissi.
L’analisi suggerisce che il divario tra Juve e Inter non è solo sportivo ma strutturale. Le condizioni economiche e le strategie finanziarie delineano un cambiamento “storico” nel peso delle due società. In definitiva, l’Inter oggi è “valsa di più” secondo gli indicatori economici, ma la Juventus non è tagliata fuori. La società torinese ha ancora risorse, storia, mercato e appeal, tutti elementi che possono essere valorizzati per ridurre il gap.
Il commento di Andrea Sartori, ceo di Football Benchmark
—"Sebbene le recenti operazioni di ristrutturazione societaria lascino intravedere prospettive di miglioramento significativo per la Juventus, la forbice con l’Inter è destinata ad ampliarsi, quantomeno per ciò che riguarda il valore del club nel breve periodo", conclude il ceo di Football Benchmark.
"Il passaggio di proprietà da Suning a Oaktree ha inoltre favorito una ristrutturazione del debito e una consistente riduzione degli oneri finanziari, che il prossimo bilancio evidenzierà", aggiunge Sartori. Dopo il record negativo di perdita del 2020-21 (246 milioni), i conti sono notevolmente migliorati: l’Inter si appresta ad approvare il primo esercizio in utile della sua storia.
(Gazzetta dello Sport)
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