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In questa Inter c’è un accento sempre più marcato. Il secondo ‘ciak’ regala la grande risposta
La fase offensiva dell’Inter continua ad avere un marcato accento francese. Ai cinque gol e due assist collezionati da Thuram, si è aggiunto il bottino di una rete e tre passaggi decisivi di Bonny, chiamato in causa da Chivu contro la Cremonese per la prima volta da titolare. Era dai tempi di Mazzarri, con Osvaldo protagonista nel 7-0 al Sassuolo, che un nerazzurro non era così determinante all’esordio dal primo minuto.
La risposta dell’ex Parma fa gongolare il suo allenatore, ma anche la dirigenza che con lui e Pio Esposito era convinta di aver puntellato a dovere l’attacco. Il contributo delle alternative già in questo primo scorcio di stagione è completamente superiore a quello dell’anno scorso, vero valore aggiunto derivante dal mercato. Questo permetterà di gestire con maggiore tranquillità anche il capitano, che intanto continua a segnare a raffica: sono quattro soltanto nell’ultima settimana. And still counting.
Ma le note positive per Chivu non si esauriscono in avanti. La sua Inter ha prodotto una sceneggiatura nella quale riescono ora ad alternarsi due registi senza provocare danni alla pellicola. Al secondo ciak, dopo quello contro il Torino, Barella ha dimostrato di avere tutto ciò che serve per rimpiazzare Calhanoglu. La risposta di ieri è stata più che confortante, al di là del gol: lo spessore della sua qualità sgretola qualsiasi limite tattico che ingabbierebbe altri giocatori.
Ora, con la quinta (vittoria di fila) ingranata, la strada per l’Inter è sicuramente più in discesa di prima: per far sì che il film nerazzurro diventi indimenticabile, anche grazie all’abilità dei due registi, servirà però una continuità altrettanto importante.
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