Un’operazione a incastri che ha permesso all’Inter di chiudere il mercato con un rinforzo importante in difesa. L’arrivo di Manuel Akanji in prestito dal Manchester City ha infatti aperto la strada alla partenza di Benjamin Pavard verso il Marsiglia, sempre con la stessa formula. L’Inter pagherà il prestito di Akanji 1 milione e avrà un diritto di riscatto fissato a 15 che diventerà obbligo in caso di vittoria dello scudetto e se il difensore giocherà il 50% delle gare disputate.

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Inter, Akanji porta esperienza e non solo. Lookman avrebbe fatto comodo. Anche Koné visto che…
"Lo svizzero non rappresenta il prototipo Under 23 degli acquisti ventilati da Oaktree (infatti arriverà in prestito), avendo compiuto 30 anni il 19 luglio, ma porterà un bagaglio di esperienza ad alti livelli fra club e nazionale. Akanji fu anche titolare nella finale di Champions del 2023 che il City vinse 1-0 con l'Inter: Guardiola lo impiegò da braccetto destro, ruolo in cui lo utilizzerà principalmente anche Chivu. A differenza di Pavard, Akanji potrà disimpegnarsi comunque in tutti e tre i ruoli della difesa, dando pure il cambio al centro ai più "anziani" Acerbi e De Vrij", si legge su Tuttosport.
"Alla fine l'Inter un rinforzo in difesa l'ha dunque preso. E' vero che ha perso Pavard, ma Akanji, come scritto, permetterà a Chivu di avere più soluzioni, quelle che non avrà in attacco dove Lookman è rimasto un abbaglio di metà estate. Il nigeriano, però, con le sue caratteristiche avrebbe fatto comodo al tecnico. Come Koné, visto che Sucic e Diouf sembrano centrocampisti più offensivi e verticali che di "equilibrio" come il giallorosso".
(Tuttosport)
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