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Ad Appiano Gentile la parola chiave è diventata “intensità”. Quella che, secondo la Gazzetta dello Sport, Cristian Chivu pretende da tutti i calciatori nerazzurri in ogni allenamento, quella su cui il tecnico interista non transige e non ammette repliche. "È la versione del sergente-Cristian, l’etimologia del “dittatore democratico” attraverso cui Chivu si auto-definisce".
"Eccola, la chiave delle prestazioni super dell’Inter anche solo prettamente sul piano atletico: la squadra corre, vola, a tratti domina. E ha archiviato i cali di concentrazione (mentali e fisici) che soprattutto al tramonto della scorsa stagione rischiavano ciclicamente di compromettere risultati in ghiaccio. È attraverso questa intensità che si cancellano finali da paura".
"Ma se da una parte esiste la versione del Chivu-sergente, dall’altra ce n’è un’altra ben più alla mano, alla portata, quasi un travestimento da padre. E porta al riguardo che il tecnico mantiene verso gli ultimi arrivati. L’obiettivo è quello di metterli subito nelle migliori condizioni, evitare critiche feroci e i mugugni di San Siro: ecco perché, a meno che non lo imponga un determinato momento di partita, la tendenza è quella di lanciarli lontani dal Meazza. Per una questione di fiducia, dimestichezza, impatto."
(Gazzetta dello Sport)
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