Si è fermata a sette vittorie consecutive la striscia positiva dell'Inter. I nerazzurri cadono al Maradona in un match che farà parlare a lungo per il rigore inesistente assegnato al Napoli. La Gazzetta dello Sport analizza nel dettaglio la gara: "Questo è il football, bellezza. Il Milan pensava di allungare in vetta, invece si è incartato in casa contro il Pisa ultimo in classifica. L’Inter è arrivata al Maradona surfando l’onda di 7 vittorie e pensava di sorpassare il Diavolo approfittando di un Napoli reduce dai 6 sberloni di Eindhoven. E invece sul gradino più in alto di tutti è salito proprio Antonio, bravo a rialzare la truppa dopo due sconfitte e a ridotarla di una fame di scudetto. Bravo Conte a gestire l’emergenza, a leggere il mach e a infierire su un’Inter svagata che ne ha combinate di tutte".

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Gds – L’Inter ne ha combinate di tutte. Rigore non c’era, ma se devono cercare i colpevoli…
"I nerazzurri lamentano, a ragione, il rigore del vantaggio che non c’era. Ma se devono cercare i colpevoli dell’1-3 napoletano devono guardare in uno specchio. Difficile essere felici, se sbagli i gol e li fai fare con leggerezza. Lautaro si è divorato due occasioni che avrebbero potuto indirizzare il match".
"Partita bene, l’Inter ha staccato la spina, l’ha riattaccata dopo il vantaggio di De Bruyne e nella ripresa ha perso l’equilibrio, allungata dal falso 9 Neres, come non era riuscito a Dybala. All’Olimpico, l’Inter era rimasta compatta, qui si è sfaldata, ha dilatato gli spazi, favorendo le cavalcate letali di McTominay e Anguissa. Peggio di Acerbi e colleghi, solo i guardiani del Louvre. Ma le colpe vanno condivise con una mediana di carta velina che non ha schermato nulla".
(Gazzetta dello Sport)
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