La vittoria contro il Sassuolo interrompe la striscia di due sconfitte consecutive, ma non è riuscita a nascondere i soliti difetti che attanagliano l'Inter da un anno a questa parte. Poco cinica e soprattutto fragile, perché se è vero che i nerazzurri hanno sprecato tanto, è altrettanto vero che hanno concesso diverse ripartenze e rischiato nei minuti finali.

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Inter nata per soffrire: il manifesto e la nuova strada dei nerazzurri. Il quadro è chiaro
"Nata per soffrire, l’Inter inizia con il fiatone la sua risalita in campionato, dopo due sconfitte di fila. La vittoria sul Sassuolo è il manifesto di una squadra che crea tanto ma spreca troppo in avanti con una certa frenesia, si sbilancia parecchio e rischia sulle ripartenze. Il quadro è abbastanza chiaro: questa Inter ha ancora bisogno di tempo, di pragmatismo offensivo ma anche di equilibrio nel mezzo, per non vivere nell’incertezza e consegnarsi a una tormentata stagione di alti e bassi", è l'analisi del Corriere della Sera.
"Nel silenzio a tratti irreale di San Siro, i nerazzurri cercano una nuova strada e contro squadre come il Sassuolo che non rinunciano a giocare e lasciano libero più di qualche spazio vitale, le mappe del nuovo allenatore si distinguono meglio. Barella e soci pressano più alto, per riconquistare prima il pallone e arrivare in porta velocemente. Non si può dire che teoria e pratica non coincidano, perché i nerazzurri vanno in buca dopo nemmeno un quarto d’ora con Dimarco. Il Sassuolo risponde con incursioni pungenti, perché questa Inter a trazione anteriore e senza mediani di contenimento fatica a mantenere gli equilibri con continuità. Stavolta non ci sono rimonte, ma non ci sono nemmeno troppe certezze".
(Corriere della Sera)
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