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Inter, Marotta ricorda Giovanni Borghi: “Dirigente grazie a lui. Ricordo che…”
Presente alla commemorazione per i 50 anni dalla scomparsa del Cumenda” Giovanni Borghi nell’ex Whirlpool di Comerio, Beppe Marotta ha ricordato così l'industriale di Varese. "È stato un filantropo, un mecenate dello sport, a lui la città di Varese deve essere perennemente riconoscente. La vita è fatta di incontri e io ho avuto la possibilità di incontrare Borghi e da lui ho iniziato a intraprendere gli elementi importanti per poter fare una carriera dirigenziale".
"Ero un ragazzino – ricorda Marotta – l’incontro con lui avveniva principalmente la domenica quando facevo il raccattapalle e lui arrivava allo stadio e vedeva la partita in una panchina adiacente alla scala degli spogliatoi e quindi avevo la possibilità di scambiare due parole, di prendere il suo impermeabile beige. Soprattutto però sentirlo parlare sia nell’ambito dei giocatori, ma anche quando parlava con l’allenatore o con quelli che c’erano vicini, dispensava sempre parole molto sagge, parole molto concrete che rappresentavano un po’ la sua persona», le parole riportate da Malpensa24.
«A questo territorio devo molta riconoscenza non posso dimenticare l’apprendistato che ho fatto attraverso queste persone importanti come appunto i Borghi e un’icona di quel Varese che era Peo Maroso. Devo essere perennemente riconoscente e spero di poter restituire quello che mi hanno dato».
(Malpensa24.it)
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