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Inter e Milan nella NBA: progetto concreto e ricchissimo! I dettagli con Armani

Redazione1908
Inter e Milan con un futuro nella NBA? Il progetto, che sembrava solo una suggestione, in realtà è tremendamente concreto

Inter e Milan con un futuro nella NBA? Il progetto, che sembrava solo una suggestione, in realtà è tremendamente concreto. E dovrebbe prendere il via nel 2027. Ne parla anche La Stampa:

"Riuniti in assise per due giorni a Barcellona, i tredici club senatori (quasi) a vita in Eurolega si sono riscoperti dimezzati. Real Madrid, Barcellona, Fenerbahce e Asvel Villeurbanne, proprietà di Tony Parker, hanno reclamato libertà d’azione per l’estate 2027: segnale inequivocabile, con alle spalle Olimpia Milano e Bayern Monaco (non ancora esplicitamente) sulla stessa lunghezza di pensiero, che l’avvento di Nba Europe è vicino. Così, dopo il lunedì e martedì catalano, mercoledì gli ambasciatori di Eurolega si sono incontrati a Ginevra con gli “sherpa” di Nba e Fiba: meeting interlocutorio, chiuso con la promessa di nuovi contatti nei prossimi giorni. Ora si prova a intuire chi ha la briscola più pesante nel rispettivo mazzo di carte: nella nuova e ricca coppa che avanza, teoricamente dal 2027, non c’è spazio per tutti.

Nba progetta un torneo a 16 squadre (12 con licenza pluriennale + 4 wild card annuali), accessibile tramite la Basketball Champions League della Fiba (resterebbe anche la Europe Cup) o dai campionati nazionali. L’Eurolega, che per il 2026 pianificava l’espansione dalle 20 alle 24 squadre, vorrebbe garanzia di accesso diretto per tutte le associate, molte destinate invece al piano inferiore della Fiba Champions League, e pone «beneficio condiviso», «integrità culturale», «eccellenza competitiva» e «governance europea» come condizioni per un eventuale accordo.

Parole grosse per ottenere il massimo, come seggi per squadre serbe (Stella Rossa e Partizan Belgrado), lituane (Zalgiris) o altre escluse di lusso (Baskonia, Virtus Bologna o Efes). Già, perché la Nba all’europea, forte del contratto internazionale con Amazon e degli introiti prospettati, ha stilato una lista di club desiderati, indesiderati o da valutare. Dentro, solo di esistenti, ci sarebbero Real, Barça, Asvel, Fener, Milano griffata Armani (con possibili sinergie con gli americani di RedBird del Milan e Oaktree dell’Inter), Bayern e il tandem, premiato per la scelta della Fiba Champions League, Alba Berlino-Galatasaray. Tra quelli da fondare, invece, semaforo verde per Manchester (proprietà del City), Parigi (con il Psg che tratta l’assorbimento dei Levallois Métropolitains), forse Londra (tramite gli attuali Lions o la proprietà del Chelsea, padrona dei Los Angeles Lakers) e Roma, subordinata all’acquisto di un club di Serie A con relativo trasloco nella Capitale da parte di investitori made in Usa.

Porte non chiuse, con riserva e a determinate condizioni, alle due di Atene (Panathinaikos e Olympiacos), a Tel Aviv o Gerusalemme. Diplomazie al lavoro per quadrare il cerchio su numero di squadre, anno di partenza (2026 o 2027) e soldi che guariranno ogni esclusione o declassamento per evitare il rischio di un’Europa cestistica di nuovo divisa dal muro di due coppe indipendenti"