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Uno degli aspetti più positivi della nuova Inter di Chivu riguarda il reparto d'attacco. Rispetto a una stagione fa, il tecnico può fare affidamento su 4 punte di livello, mentre la passata stagione Simone Inzaghi ha dovuto 'spremere' Lautaro e Thuram.
"L’Inter, Cristian Chivu e i suoi tifosi si interrogano se il reparto d'attacco sia finalmente all’altezza delle ambizioni del club. Uno dei talloni d’Achille della scorsa stagione della squadra di Simone Inzaghi erano state proprio le alternative alla “ThuLa”, ovvero Taremi, Arnautovic e Correa".
"Beh, prima Ange-Yoan Bonny contro il Torino alla prima giornata e poi Pio Esposito sabato sera a Cagliari, hanno già raggiunto il bottino di reti collezionate nel campionato ’24-25 da Taremi: 1 gol. E poco di più avevano fatto Correa (2) e Arnautovic (4). L’Inter ha perso lo scudetto di un punto per svariate ragioni, ma è chiaro che se nei momenti di calo di Lautaro e Thuram, Inzaghi avesse avuto un apporto migliore dagli attaccanti di riserva, oggi forse ci sarebbero altri ricordi", sottolinea Tuttosport.
"Nelle sue quattro stagioni a Milano, Inzaghi solamente una volta, nella seconda metà dell’annata ’22-23, ha avuto un reparto offensivo davvero competitivo. Quando con il completo recupero di Lukaku riuscì ad arrivare alla finale di Champions a Istanbul e rimontare posizioni in Serie A ruotando le quattro pedine a disposizione: il belga, Lautaro, Dzeko e Correa".
"Nella altre stagioni non è andata come sperato. Chivu, invece, può (forse) sorridere. Le indicazioni di questo avvio di '25-26 non possono che essere positive per quanto concerne l'attacco. La speranza, quindi, è che l'Inter finalmente abbia trovato il poker giusto, come quello di Inzaghi nel '22-23 e quello magico di José Mourinho nel 2009-10, quando Milito, Eto'o, Pandev e Balotelli risultarono decisivi con gol, assist e sacrificio per il Triplete. Solo Inzaghi e Mourinho hanno brindato con quattro punte top, altri tecnici - da Conte a Spalletti, passando per tutti quelli passati fra il 2010 e 2017 - hanno dovuto accontentarsi di tre attori protagonisti e molti comprimari".
(Tuttosport)
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