L'Inter è caduta nella trappola di Antonio Conte. Proprio quando i nerazzurri avevano riaperto la partita col rigore trasformato da Calhanoglu, il tecnico innesca un parapiglia con i giocatori nerazzurri. Le energie, come dirà Chivu nel post partita, vengono sprecate inutilmente e non c'è una vera e propria reazione.

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L’Inter protesta ma non urla. Conte contro tutti e attacca anche… Inzaghi
"L'Inter protesta ma non urla, il Napoli (anzi Conte) non ci sta e rende tutto con gl'interessi. Prima Marotta, il suo lamento è sussurrato, ma preciso. "Serve chiarezza, chi deve decidere?". La sconfitta brucia e va oltre la classifica. Napoli-Inter ormai non è più una partita normale. Forse proprio perché Conte ha allenato anche l'Inter. In campo litiga con Lautaro, negli spogliatoi bacchetta Marotta, a distanza. E già che c'è attacca anche Inzaghi, che non c'è più da 6 mesi. Parte proprio da lontano. "Abbiamo compiuto un'impresa, battendo la squadra più forte che c'è in Italia. Sì, perché l'Inter è sempre la più forte da 3 anni in qua. Ha lasciato per strada qualche vittoria, ma non ci sono dubbi su chi abbia da sempre la rosa migliore". E Inzaghi è servito, altro che Chivu incrociato stavolta", sottolinea il Giornale.

"Di seguito, Marotta. "L'Inter è una grande squadra, perciò manda Marotta a parlare dopo una partita, a lamentarsi. Per il Napoli ci sono sempre solo io. Ora Beppe ha fatto carriera, è il presidente. Lasci che della partita parli chi è stato in campo. Secondo me sbaglia, l'Inter deve riflettere su quello che è accaduto, non cercare alibi dove non ci sono. Io non ho mai voluto che i miei dirigenti parlassero per me, non ho bisogno di un papà che mi difenda". E così, un colpetto lo prende anche Chivu. Infine, Lautaro e il plateale litigio in mondovisione".
(il Giornale)
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