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Inter qualificata alla Champions League 2025/26 incasso big già sicuro, tutte le cifre

Calcio e Finanza ha stimato i ricavi minimi dalla partecipazione al torneo per la società nerazzurra: ecco tutte le cifre nel dettaglio
Marco Astori Redattore 
Inter qualificata alla Champions League 2025/26 incasso big già sicuro, tutte le cifre- immagine 3

Con la vittoria di ieri sul Verona a San Siro, l'Inter si è matematicamente qualificata alla prossima edizione della Champions League. La competizione, come abbiamo visto anche quest'anno, porta nelle casse dei club cifre molto importanti e Calcio e Finanza ha stimato i ricavi minimi dalla partecipazione al torneo per la società nerazzurra. Si legge: "Iniziando con il bonus per la partecipazione, ciascuno dei 36 club che si qualificheranno per la prima fase riceverà 18,62 milioni di euro (cifra in crescita rispetto ai 15,64 milioni del ciclo 2021-2024), quota suddivisa in un acconto iniziale di 17,87 milioni di euro e un saldo successivo di 750.000 euro.

Passando ai bonus per i risultati, ricordiamo che le vittorie (2,1 milioni) e i pareggi (700mila euro) valgono un po’ meno rispetto al ciclo precedente (rispettivamente 2,8 milioni e 930mila euro). Tuttavia, un bonus extra è previsto per il piazzamento nella classifica finale: ogni club riceverà una somma basata sulla sua classifica al termine della prima fase.

L’importo totale disponibile per il bonus sarà diviso in 666 quote uguali. Il valore iniziale di ogni quota sarà di 275mila euro. La squadra con la classifica peggiore (ultimo posto) riceverà una quota (275mila euro), cifra che è stata considerata nelle stime sui ricavi minimi. Eventuali risparmi derivanti dai pareggi prima fase aumenteranno proporzionalmente il valore iniziale delle quote distribuite per ogni posizione, cosa che verosimilmente accadrà, come successo quest’anno.

Infine, i ricavi minimi si completano con le somme derivanti dal pilastro “value”, un nuovo segmento pensato dalla UEFA per accorpare market pool (il valore del mercato dei diritti televisivi) e il ranking storico/decennale. La somma complessiva che sarà distribuita andrà divisa in due parti:

  • La parte europea – legata al mercato dei diritti tv del continente, distribuita in base a un ranking creato utilizzando la media tra il peso del singolo mercato nazionale e il ranking UEFA su cinque anni;
  • La parte non europea – legata al ranking storico/decennale, esclusi però i punti guadagnati per i titoli conquistati nella storia.