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Il 2025 dell'Inter si chiude con una importantissima vittoria. I nerazzurri hanno espugnato il campo dell'Atalanta grazie a una rete di Lautaro e sono tornati a prendersi la testa della classifica. "Palladino ci ha messo del suo, tenendo l’Atalanta troppo bassa nella speranza di sfruttare ripartenze e contropiede. Gli uomini di Chivu, invece, seppure non particolarmente feroci e aggressivi, hanno sempre mantenuto ordine nella fase difensiva, rischiando, di fatto, solo nel finale. Ma incassare il pareggio non sarebbe stato giusto per il volume di gioco prodotto. Per una volta, il merito dell’Inter è stato quello di indirizzare dalla propria parte l'episodio decisivo", sottolinea il Corriere dello Sport.
"Possesso palla, ma ritmi troppo compassati: l’Inter ha assunto subito il comando delle operazioni, ma senza riuscire a dare concretezza alla sua manovra. Identico lo spartito nella ripresa. L’Inter ha continuato a proiettarsi in avanti e l’Atalanta ha proseguito con la sua attesa. La mossa giusta, però, è stata di Chivu, visto che sul primo pallone toccato da Esposito - dentro per un Thuram sfiancato dagli scatti -, su gentile concessione di Djimsiti, ha mandato in porta l’implacabile Lautaro, al quinto centro nelle ultime quattro giornate".
"Il gol ha alterato gli equilibri. Palladino ha aggiunto Samardzic alle tre punte già in campo, mentre Chivu ha alzato il muro, togliendo proprio il Toro (dentro Diouf) e costruendo un 5-4-1, che avrebbe dovuto chiudere tutti i varchi, oltre che agevolare il possesso. Invece, ecco che un pallone, spedito dentro l’area da De Ketelaere e sottovalutato da Bisseck, ha proiettato davanti a Sommer Samardzic, incapace però di inquadrare la porta. Sarebbe stata un’altra beffa...".
(Corriere dello Sport)
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