Il 2025 dell'Inter si chiude senza titoli. La sconfitta in Supercoppa brucia, i nerazzurri non giocheranno neanche la finale, un passo indietro rispetto all'anno scorso. Ma non è certo tutto da buttare ad Appiano Gentile.

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Inter troppo emotiva? “Chivu l’ha scoperto quando tutti si sono messi a guardare…”
L’Inter è in testa alla Serie A ed è sesta, quindi provvisoriamente ammessa al salotto degli ottavi, tra le pretendenti alla qualificazione in Champions. In più ha superato il primo turno di Coppa Italia. Ha fallito l’obiettivo Supercoppa, è vero, ma è ben indirizzata sugli altri fronti nonostante diverse partite deludenti.
Arrivano impegni pesantissimi
—Il problema si pone in prospettiva: Chivu affronterà l’Atalanta a Bergamo nell’ultimo impegno di questo anno turbolento e poi rivedrà il Bologna a San Siro il 4 gennaio. Salite impervie. Ma una settimana dopo, superata la trasferta di Parma, dovrà presentarsi al redde rationem contro il Napoli, che all’andata l’ha surclassato tra le polemiche per il rigore provocato da un contatto molto discusso tra lo stesso Mkhitaryan e Di Lorenzo.
Squadra troppo emotiva: il retroscena di Napoli
—E a proposito: la società è perplessa perché a Riad lo scontro in area tra Heggem e Bonny è stato corretto dal Var, che ha richiamato Chiffi al monitor, al contrario di quanto accadde allo stadio Maradona per un fallo che obiettivamente non c’era. Questo tema però non tocca Chivu, che anzi in quel pomeriggio autunnale si accorse di un elemento tossico: i giocatori dell’Inter durante l’intervallo riguardavano le immagini del rigore invece di concentrarsi sull’ambizione di recuperare lo svantaggio. Un sintomo di debolezza inaccettabile.
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