L’aria buona della vetta aiuta Lautaro Martinez a sorridere. Non la respirava da un po’ l’Inter, tornata a un piacevolissimo déjà-vu. Ieri ai nerazzurri è riuscito proprio ciò in cui erano mancati nella stessa gara dello scorso campionato: contro la Lazio c’era bisogno di una prova di forza che però non arrivò, facendo di fatto sfumare le chance scudetto della squadra di Inzaghi. Stavolta l’opportunità di raggiungere il primo posto, seppur in coabitazione con la Roma, l’Inter non se l’è fatta scappare. E quanto accaduto dal terzo minuto in poi è anche più importante della bravura per averla sbloccata subito.

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Inter, vetta ritrovata cancellando un vecchio vizio. Messaggio da Chivu al 45′
La squadra ha avuto l’opportunità di dimostrare di aver imparato dai propri errori. E’ mancato, come da spiacevole abitudine, un pizzico di cinismo negli ultimi metri, ma non la voglia di continuare a produrre gioco e tentare di arrotondare il risultato per mettersi al riparo da insidie. Che sono arrivate, un po’ in ritardo per fortuna dei nerazzurri, quando Bonny aveva già trovato il sigillo del raddoppio. Peccato per il tris annullato a Zielinski: sarebbe servito di certo più a lui che alla squadra, per continuare a riempire il serbatoio della fiducia. In generale, però, rispetto al Kairat, è sembrato che la squadra abbia capito la lezione: mai inserire il pilota automatico quando la strada davanti non è pienamente sgombra da ostacoli. Un brutto vizio da non riproporre.
Lo ha fatto capire anche Chivu, tenendo in campo Calhanoglu dopo l’intervallo, nonostante la fasciatura al ginocchio che ha preoccupato non poco chi ha notato il dettaglio al rientro dagli spogliatoi. Il risultato diverso rispetto all’ultimo Inter-Lazio è prova di maturità che porta in dote il primato in classifica a due settimane dal derby. Quello sarà un crash test notevole per il calcio che intende proporre il nuovo allenatore nerazzurro con blocco alto e aggressione in avanti. Saggio aver gettato nuovamente nella mischia Acerbi. Del domani del numero 15 non c’è certezza, ma a oggi sarebbe delittuoso privarsi del suo contributo.
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