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Caso chiuso. Questo è quello che emerge dal bilancio dell'Inter in merito a ciò che è successo tra la società nerazzurra e lo Sporting Lisbona per la vicenda Joao Mario.
L'Inter evidenzia che nel 2023 la FIFA aveva respinto il ricorso presentato dai lusitani e che il TAS si è pronunciato anche quest'anno a favore dei nerazzurri. Non essendo stato presentato un ulteriore ricorso entro i termini previsti e visto che la decisione del TAS non può essere oggetto di un'altra valutazione, per l'Inter il caso è chiuso.
Lo Sporting aveva citato l'Inter in giudizio chiedendo anche 30 mln di euro di risarcimento, in quanto lo svincolo di Joao Mario ha permesso al Benfica di aggirare la clausola inserita nell'accordo tra Inter e Sporting. Clausola che vietava la cessione del calciatore ad un altro top club portoghese e che è stata aggirata in quanto Joao Mario si è trasferito, poi, al Benfica a costo zero.
Come appreso poi da A Bola, quotidiano portoghese, il TAS ha tuttavia riconosciuto che la logica economica alla base dell'operazione rimaneva comunque poco chiara. In altre parole, non è chiaro come l'Inter abbia scelto di rescindere il contratto del giocatore piuttosto che accettare un'offerta dello Sporting.
Inoltre, il riferimento nel bilancio nell'anno corrente e nei conti del Benfica in merito all'acquisizione dei diritti economici del giocatore non è chiaro, dato che si trattava di un giocatore svincolato.
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