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Lautaro parla da capitano ma ora sorge una domanda che può stravolgere il mercato
"Io non voglio perdere. Ora voglio dire una cosa: qua bisogna voler restare. Capito? Perché qua si lotta per obiettivi. Il messaggio è chiaro: chi vuole restare resti, chi vuole andare via vada via. Noi qua facciamo di tutto e ho visto tante cose che non mi sono piaciute. Io sono il capitano e voglio continuare a restare in alto. Il messaggio è chiaro. Chi non vuole restare arrivederci".
Parola di Lautaro Martinez ai microfoni di Dazn dopo la sconfitta contro il Fluminense che è costata l'eliminazione dal Mondiale per Club.
Uno sfogo, giunto al termine di una stagione dura, lunghissima che il Capitano nerazzurro ha iniziato anche con una preparazione ad hoc dopo la fatica della Copa America ma che lo ha visto protagonista per tutto l'anno nonostante alcuni acciacchi inevitabili, visto il duro sforzo profuso. Lautaro, dopo una partita nella quale ha dato tutto colpendo anche un palo e sfiorando il gol in un'altra occasione, a fine partita si è sfogato con un messaggio al gruppo, "senza fare nomi".
Marotta, nel post gara, ha cercato di gettare acqua sul fuoco ma è stato lo stesso presidente nerazzurro a fare il nome di Calhanoglu, assente durante il Mondiale per Club ma protagonista, non solo sui social, con Stories di dubbio gusto e scarso tempismo, di una trattativa col Galatasaray ai limiti del surreale. Dalla Turchia, infatti, ogni giorno emergono retroscena o presunte dichiarazioni del diretto interessato, che continua a mandare segnali al Gala mentre l'Inter è dall'altra parte del mondo.
Impegnata, fino a ieri sera, nel Mondiale per Club. Con il club turco che non ha intenzione di aumentare l'offerta e, anzi, punta sulla volontà del calciatore per abbassare le pretese nerazzurre.
Per l'Inter è stata una stagione particolare, lunga, stressante, faticosa, che ha regalato tante gioie lungo il percorso ma che si è chiusa senza trofei, nonostante l'Inter sia stata in corsa per vincere tutto fino ad aprile. La finale di Monaco è rimasta nella mente e nelle gambe, nonostante il tentativo di liberarsene un po' prematuramente a parole.
Le vacanze sono fondamentali per staccare la spina, recuperare fisicamente e mentalmente in vista della nuova stagione e le parole di Lautaro sono giuste per forma e sostanza, condivisibili e condivise dallo stesso Marotta. Il Toro non ha fatto nomi, ci ha pensato il presidente che ha confermato come la situazione Calhanoglu verrà chiarita a stretto giro di posta, dato che oggi, 1 luglio, inizia ufficialmente il mercato ma tra un paio di settimane la squadra si ritroverà per preparare la nuova stagione.
Ed è proprio sul mercato che ricade inesorabilmente l'attenzione e la preoccupazione dei tifosi. Uno dei tanti punti di domanda da chiarire, durante le prime settimane di luglio è infatti il seguente: oltre a Calhanoglu, anche qualche altro pilastro dell'Inter di Inzaghi ha intenzione di andare via?
In seconda istanza, proprio il mercato può essere alleato ma anche rappresentare un'insidia. Il turco è stato un perno dell'Inter, nel gioco e nei numeri tra gol e assist. Quest'anno ha vissuto un'annata con tanti infortuni e a febbraio compirà 32 anni, una situazione che induce a riflettere. Al suo posto un profilo alla Rovella sarebbe sufficiente? Con Lotito che per giunta chiede prezzi fuori mercato per liberarsene? Il mercato dà, il mercato toglie.
Sempre a centrocampo, poi, Mkhitaryan appare a fine corsa, così come alcuni difensori che, nel finale di stagione, hanno mostrato carenze fisiche, inevitabili dopo una stagione così lunga. Una considerazione che potrebbe indurre la società a fare delle valutazioni a tutto tondo.
L'Inter, per ripartire, ha bisogno di freschezza, sotto forma di giocatori giovani di età ma anche di qualità e gamba (in rosa c'è praticamente solo Dumfries).
Il budget dichiarato - 50 mln più le cessioni - è stato completato con Bonny, Luis Henrique e Sucic. Ora è il tempo delle cessioni, dolorose o no. Nessuno può cancellare quanto fatto da Calhanoglu o altri big ma, a volte, servono anche sacrifici importanti per ripartite con più forza ed energia. Fatte alcune eccezioni - Barella, Lautaro, Bastoni su tutti -, è necessario capire chi ha ancora tanto da dare all'Inter e chi, invece, ha bisogno di nuovi stimoli altrove. Chivu, arrivato senza fanfare dopo l'addio di Inzaghi, merita comunque una chance e ha bisogno di supporto dal mercato per poter riaccendere la spina ad un'Inter che appare ancora sotto shock dopo Monaco.
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