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Gds – Serie A, la Lega chiede il taglio di due mensilità. C’è la norma anti-debiti

Gds – Serie A, la Lega chiede il taglio di due mensilità. C’è la norma anti-debiti

Le ultime in vista del consiglio federale di oggi: verrà affrontato il tema della grande crisi che il calcio sta affrontando

Marco Astori

E' un'assemblea di Lega di grande importanza quella che si svolgerà oggi in quel di Roma. Nella riunione verrà infatti affrontato il tema della grande crisi che il calcio sta affrontando, come spiega La Gazzetta dello Sport: "La Lega – cioè Dal Pino e Marotta visto che Lotito è “inibito” per la squalifica per i tamponi – chiederà il taglio di due mensilità ai calciatori. Il problema è che il consiglio federale non è competente su questo. L’unica possibilità, come peraltro si verificò ai tempi della prima ondata pandemica, è un accordo calciatori-società club per club.

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Quanto ai rinvii, invece, la Federcalcio dovrà comunque valutare la situazione magari concedendo un mini rinvio (che non vada oltre la scadenza del 30 giugno per l’iscrizione al campionato). Difficile che si vada oltre. Questo «respiro» è già stato concesso ai club. Replicare, peraltro in un momento in cui diverse società lavorano a rinnovi e ingaggi particolarmente onerosi, rischia di generare il via libera a spese senza una vera copertura. E soprattutto il trionfo dell’idea del vincere a tutti i costi, meglio, a tutti i debiti.

E qui veniamo all’altra storia all’ordine del giorno: il progetto «riduci debiti» che Gravina aveva annunciato nell’ultimo consiglio federale e che ora dovrebbe diventare norma. In pratica, dal primo luglio, i club non potranno spendere di più di quanto fatto nell’ultima stagione agonistica. Il budget si riferisce al monte contrattuale (non è chiaro se nel conto si calcoleranno, e quanto, pure i premi) determinato dai contratti pluriennali in corso d’opera per la stagione 2021-2022 e dei contratti che scadranno il 30 giugno.

Non si può spendere più del 100 per cento di quanto hai speso la stagione prima. Per arrivare poi al 90 fra un anno e a 80 fra due. Altrimenti, niente mercato. A meno che non arrivi un aumento di capitale o una garanzia fideiussoria presentata dal socio di maggioranza. Dunque, basta giochi di plusvalenze e corse all’indebitamento. La Lega di A non sarebbe però del tutto convinta. Gravina, comunque, non pensa a un salary cap unilaterale che sarebbe autolesionista senza una norma europea. Il senso della norma è un altro: si può spendere se il club se lo può davvero permettere", si legge.

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