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Lukaku, il primo allenatore: “Non era tecnico ma segnava. Razzismo? Un giorno pianse e…”

L'ex allenatore di Lukaku ha parlato a SportWeek

Matteo Pifferi

Il primo allenatore di Lukaku, Erwin Wosky, ha rilasciato un'intervista a Sportweek. Ecco le parole dell'allora tecnico del Boom:

"Romeluha sempre giocato da punta o esterno sinistro. Non era tecnico ma alto e calciava forte. Si giocava a cinque, non voleva mai uscire. Faceva un sacco di gol, ma non passava la palla. Dovevo ricordargli di pensare ai compagni, ma dopo un paio di azioni se ne dimenticava. Un giorno mio figlio Nils, suo coetaneo, da avversario provò a frenarlo aggrappandosi alla maglia, ma Romelu corse lo stesso per trenta metri. L'arbitro non fischiò perché sapeva che non l'avrebbe bloccato".

RAZZISMO - "Non in modo frontale, ma siccome era alto, certi genitori lo accusavano di essere più vecchio e con documenti falsi africani. Un giorno Romelu mostrò a tutti i documenti di belga nato ad Anversa e poi pianse. Ma oggi c'è anche di peggio".

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