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Malagò: “Stop Serie A inevitabile. L’Inter ha un calendario intasato, dobbiamo vedere cosa…”

Le parole del numero uno del CONI sullo stop del campionato italiano di calcio e le possibili soluzioni

Alessandro De Felice

Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, è intervenuto sulle frequenze di Radio Sportiva per parlare delle ultime novità sulle misure adottare per combattere la diffusione del Coronaviruscon lo stop della Serie A: "Mai e poi mai dirò qual è la cosa migliore di quelle ventilate perché qualsiasi cosa rischierebbe di essere strumentalizzata. Ciò che è sicuro è che non si può pianificare quello che succederà perché devi navigare a vista. Ad esempio l'Inter che avrebbe un calendario molto intasato, dobbiamo vedere cosa farà, se andrà avanti in Europa o meno. Però a sua volta l'Inter dovrà prendere atto delle decisioni che prenderanno in Europa. Noi in italia ci siamo presi le nostre responsabilità, mi sembra che gli italiani le abbiano condivise, e con responsabilità e buon senso andiamo avanti".

"A me sembra che sia inevitabile tenendo conto della realtà dei fatti. Ci sono paesi che questo problema o non lo hanno nei numeri come il nostro, o non lo hanno tirato fuori come noi. Il discorso si è allargato nel continente europeo, è anacronistico non tener conto delle dinamiche internazionali rispetto a quello che coinvolge le squadre italiane. Ha fatto bene il governo italiano a salvaguardare le squadre italiane di tutte le discipline a partecipare alle competizioni europee, perché altrimenti ci sarebbe stato un danno doppio".

"Io non farò mai l'errore di prevaricare le istituzioni competenti perché è una cosa che non vorrei facessero gli altri con le nostre competenze, però mi sembra che la situazione sia sotto gli occhi di tutti e negare la situazione non sarebbe una cosa seria. Lo sport non ha perso tempo, se dico che si è perso tempo faccio un favore a chi è contro chi ci governa. Ritrovarsi in quelle situazioni non è semplice, magari hanno sperato che le cose potessero andare in un altro modo, il nostro paese è diverso da altri anche per aspetti geografici. Anche a livello di opinione pubblica non dico che ognuno di noi abbia cambiato idea sull'argomento, ma sta facendo valutazioni diverse da quelle che aveva fatto 15 giorni fa. Klopp è stato geniale, non sempre quello che dice lo condivido, ma qui è stato un gigante, ha detto "ma io chi sono per giudicare queste cose? Io che ne so?". È stato un gigante".

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