L’Inter - che questo processo lo aveva iniziato prima e che partiva da una base teoricamente più alta - continua a mettere pezzi di qualità in un meccanismo che sembra oliato alla perfezione. Oggi vedere giocare Inter e Atalanta è un piacere. Due filosifie diverse, due modi diversi di cercare di dominare la partita. La capacità di aggressione e di andare in gol è quasi data per scontata. Ma non dovrebbe essere così. Non bisogna peraltro fermarsi soltanto al punteggio: l’Atalanta ha dilagato anche in Europa, l’Inter no per errori in fase di finalizzazione e nella trequarti.
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