La grande storia del Milan nasce anche grazie a un allenatore senza pedigree come Capello che prende il posto di un allenatore che aveva prosciugato la squadra in 4 anni vincendo uno scudetto, un po' meglio nelle coppe, cioè Sacchi. Il giochino del 1991 era quello di dire ecco è arrivato il cameriere, squadra vecchia e bollita, è stato un capriccio della società. Capello ebbe l'umiltà di far capire alla squadra che non erano finiti. Non li sto paragonando perché quel Milan era molto più forte.
Se un ciclo finisce di un calcio bellissimo e non c'è possibilità di fare rivoluzione nella rosa serve un allenatore che non si metta a stravolgere le cose, che non vada a imporre a un gruppo che per 4 anni ha giocato col 3-5-2 il suo calcio, ma abbia l'intelligenza di abbassare la pressione, aumentare l'apporto individuale dei giocatori.
L'Inter ha giocatori con grandi individualità, era diventata un po' troppo schematica, ansiogena, l'unico difetto di Inzaghi era forse di essere un po troppo maniaco del controllo. Gicoatore ammonito lo cambi, sostituzioni al 60', cose che stanno uscendo in questi giorni.
Chivu anche con furbizia fa giocare Dimarco anche se magari andrebbe tolto, sta guadagnando la simpatia dei suoi giocatori. Lautaro giocatore chiave lo vedo pressare come un dannato ha fatto due gol pressando e rubando palla, l'ho visto arrabbiarsi sul 4-0 per essere andato in pressione su Silvestri che era uscito.
E ha fatto un gesto di stizza che non è un giocatore che sta vincendo 4-0. Ci sono dei gesti psicologici che lentamente stanno tornando a funzionare. Grazie anche a un allenatore, il cui lavoro migliore è la gestione silenziosa e intelligente del gruppo storico".
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