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Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Roberto Rambaudi ha analizzato la sconfitta della Lazio contro l'Inter. "Certi errori ti possono condizionare. Un errore così, di concetto, che dimostra che non sei in partita, rende complicata la sfida. Poi è vero che la squadra è stata in partita, anche se la sensazione è che non correvamo ma rincorrevamo. Già partivi sfavorito, poi vengono fuori le mancanze; con certe squadre puoi sopperire, a San Siro con l’Inter diventa difficile. I limiti tecnici ci sono, anche quelli a metà campo, dopo 5-6 partite, vengono fuori. Anche il secondo gol viene da una palla che non si può perdere in quel modo".
"A me la prova non ha soddisfatto molto, se non nel finale con la palla perfetta di Zaccagni per Pellegrini che ha avuto i tempi giusta. Quando il gap tecnico c’è, devi metterci qualcosa in più. Sul primo gol c’è stata una doppia follia: Isaksen ok, ma Lazzari dove va? Perdere con l’Inter ci sta, ma non con questi errori. Inoltre la cattiveria nell’1 contro 1 è mancata, eccezion fatta per Zaccagni. In generale non ho visto il sangue negli occhi dei calciatori della Lazio".
"Io cercherei di rendere più protagonista Pedro, va trovata la chiave giusta. Ha talmente tanta qualità che gli altri si appoggiano a lui. Guendouzi? Mi sembra anonimo, da lui non mi aspetto il compitino; mi deve dare di più”.
(lalaziosiamonoi.it)
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