In casa Inter c'è rabbia e delusione. Un misto di sentimenti negativi che hanno accompagnato la truppa nerazzurra incredula per il rigore concesso al Napoli, ma allo stesso tempo incapace di reagire (c'era tutto il tempo per farlo).

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Rigore per il Napoli, ecco cosa si sentiva urlare dallo spogliatoio dell’Inter. Marotta…
"La rabbia dell’Inter è montata fra il primo e il secondo tempo, riguardando le immagini del rigore che aveva spostato gli equilibri. «No, dai, ma che fallo è?» si sentiva urlare dallo spogliatoio. Era sceso anche il presidente, Giuseppe Marotta, per confrontarsi con Chivu e capire la posizione dei giocatori. Facile intuire il resto: nessuno aveva accettato con serenità la strana scelta del gruppo arbitrale, prima no e poi sì. Il problema è che la squadra si è fermata con la testa lì. Dopo l’intervallo il Napoli è stato superiore, affondando un avversario stordito dal ricordo. Dai brutti pensieri", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"A fine partita però il senso di un’ingiustizia subita si è diffuso velocemente. Ecco perché Marotta si è presentato davanti alle telecamere di Dazn per sottolineare il malumore della società. Non è sua abitudine farlo, quindi la garbata lamentela è rumorosa. Marotta ha una sua linea, da sempre: «Sono per la centralità dell’arbitro, che non può essere influenzato così in una valutazione». Maurizio Mariani in effetti non aveva fischiato il rigore ma si è fidato del primo assistente, Daniele Bindoni, 44 anni, che è nato negli Stati Uniti ma rappresenta la sezione di Venezia e ha segnalato il contatto incriminato".
"Barella, già in presa diretta, l’ha presa malissimo. Il brutto sabato al Maradona ha suggerito al club di imporre il silenzio a tutti i calciatori. Meglio evitare di creare ulteriori polemiche – anche Marotta ha salutato cordialmente Conte dopo il botta e risposta mediatico – in coda a una sconfitta che complica i piani dell’Inter e ha innervosito la squadra. Non è un dramma perdere a Napoli, anche se un intero stadio ti canta sul volto che i campioni d’Italia sono gli altri, ma bisogna dimenticare in fretta lo scivolone inatteso e anche il rigore indigesto: mercoledì a San Siro arriva la Fiorentina".
(Gazzetta dello Sport)
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