Il futuro di San Siro entra in aula a Milano. Il Comune porta in Consiglio la delibera che definisce gli "elementi essenziali" per la vendita dello stadio Giuseppe Meazza e dell'intero ambito della Grande funzione urbana del quartiere che lo ospita.

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San Siro a Inter e Milan, svelate tutte le clausole: ci sono anche i tempi per nuovo stadio
Una partita da 197 milioni di euro, con regole rigide, tempi scanditi e, stando al testo, garanzie per la città. L'offerta congiunta di Milan e Inter, rinnovata fino al 30 settembre 2025, prevede infatti un prezzo di 197 milioni più Iva, con possibili deduzioni fino a 22 milioni per le bonifiche e la rimozione del tunnel Patroclo.
Ma il Comune inserisce clausole pesanti: in caso di mancato avveramento della condizione sospensiva, l'intero compendio tornerà nella piena proprietà pubblica senza oneri. Non solo. Per quindici anni le società dovranno mantenere il controllo effettivo della parte acquirente; vietata ogni alienazione fino all'esito della condizione; introdotti meccanismi anti-speculazione, con integrazione del prezzo se la cessione a terzi avverrà entro 5 anni e prelazione del Comune se il valore scendesse sotto soglia.
Sul fronte ambientale, l'accordo alza l'asticella: massimo 15 milioni per compensare la produzione di anidride carbonica, interventi vincolati al territorio comunale. E soprattutto, la cessione gratuita al Comune di 80.000 metri quadrati di verde, di cui 50.000 a verde profondo, con manutenzione trentennale a carico delle società.
Il cronoprogramma stilato cadenza il ritmo della trasformazione: progetto di fattibilità nel 2026; tra il 2027 e il 2030 la costruzione del nuovo stadio e del nuovo tunnel Patroclo; dal 2031 la parziale demolizione e la messa in sicurezza del Meazza; tra il 2032 e il 2035 il completamento del comparto plurifunzionale
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