I due club avrebbero rassicurato sul fatto che il DOCFAP, il documento di fattibilità delle alternative progettuali, con la proposta di acquisto di San Siro e delle aree attorno allo stadio arriverò entro domani. Ma Sala resta preoccupato. "E ha ribadito che in caso di ulteriori ritardi, Palazzo Marino è pronto a indire una gara per la vendita del Meazza e delle aree che dovranno comunque mantenere la funzione sportiva come determinato dalla Grande funzione urbana prevista dal piano di governo del territorio", spiega il Corriere.

La richiesta di Palazzo Marino
—Il sindaco aveva già spiegato nella lettera inviata alle due società nei giorni precedenti l'incontro: «Data la rilevanza del progetto e la complessità del contesto normativo, procedurale e fattuale in cui si inserisce, questa amministrazione deve poter procedere a una tempestiva pianificazione e programmazione delle proprie valutazioni e decisioni in ordine al futuro dell’attuale impianto». Insomma Palazzo Marino chiede che ci sia un'accelerata sulle tempistiche. Una volta arrivato il documento di pianificazione, il Comune dovrà istruire la pratica e la passerà poi alla conferenza dei servizi. Dovrebbe così arrivare la manifestazione di pubblico interesse. Passaggi di un iter comunque lungo che per Sala deve essere accelerato.
"I club si dicono ottimisti e che non ci vorrà molto per trovare la quadra. Il sindaco se lo augura. La clausola che garantisce che il progetto possa continuare anche con una sola società gli sta necessariamente molto a cuore", conclude il giornale.
(Fonte: Corriere della Sera)
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