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Lega Serie A, stipendi congelati per tre mesi. Tommasi si oppone, su una cosa non transige

Andrea Della Sala

Lunedì ci sarà un'altra riunione per cercare di arrivare a un accordo tra la Lega di Serie A e l'assocalciatori per il taglio degli stipendi

La Lega Serie A si è riunita ieri e ha fatto sapere che entro lunedì ci sarà un piano un per congelare gli stipendi. Ma c'è un accordo ancora da trovare, da una parte il presidente Dal Pino e l'ad De Siervo, dall'altra Tommasi.

"Il documento, che sarà preparato dall’avvocato Leandro Cantamessa, prevede la sospensione degli emolumenti nei mesi di marzo, aprile e maggio. Una mossa, fanno sapere da via Rosellini, inevitabile perché non ci sono soldi in cassa. L’Aic gioca in difesa e si domanda, inquieta, se il progetto della confindustria del pallone non sia una specie di cavallo di troia per arrivare al taglio deciso degli stipendi. In fondo, fa notare il sindacato, per pagare i mesi che le società vorrebbero congelare c’è tempo sino a maggio. E allora perché tanta fretta? Inoltre, sulla mensilità di marzo Tommasi e soci non transigono: qualche club ha giocato, qualche altro si è allenato per alcuni giorni e 7 sono stati in quarantena", spiega Repubblica.

"Di sicuro i calciatori sono pronti al taglio: però bisogna quantificarlo e sino a quando non si saprà se la stagione finirà o meno, il conto è impossibile. Di sicuro non accetteranno un taglio drastico. Un mese, massimo 45 giorni. Lunedì sarà un giorno cruciale. Perché Lega e Aic torneranno a parlarsi. Il rischio è che ogni club si muova in ordine sparso", aggiunge il quotidiano.