Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell’Inter e opinionista per DAZN, ha parlato anche dei nerazzurri ai microfoni di Radio Laziale. Qui alcune delle sue considerazioni. Le riporta Lazio Press:

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Stramaccioni: “Inter? Chivu avvicinato subito a squadra e tifosi. Credo che Thuram…”
“L'Inter ha fatto quattro su quattro in Champions però ha avuto un calendario più agevole. Adesso ci saranno partite più impegnative però è vero che anche la Lazio viene da incontri complicati”.
Ancora su Inter-Lazio: “La partita con l'Inter è il match con il più alto coefficiente di difficoltà che può presentare la Serie A per la Lazio. Loro stanno bene mentalmente ed è una squadra che crede nel suo allenatore. Chivu è un allenatore che si è avvicinato subito ai ragazzi e ai tifosi. Credo che rientri Thuram, che per ora è il migliore attaccante della Serie A per completezza. La Lazio potrebbe presentarsi senza Romagnoli, anche se Provstgaard mi piace tantissimo e, provenendo da una squadra piccola, per lui essere lanciato in Serie A è anche un test. Sicuramente l'Inter giocherà con Bisseck, un giocatore velocissimo ma con meno rispetto per le regole, con lui sarà un duello diverso.
Sulle altre, invece, ha aggiunto: “Quella che mi ha sorpreso di più è la Fiorentina, in estate aveva fatto un precampionato interessante. Era partita con il piede giusto e si presentava con una struttura, almeno sulla carta, di grande valore perciò non mi sarei mai aspettato di vederla ultima in classifica con un allenatore che stimo.
Stefano Pioli è un allenatore equilibrato che non è riuscito a mettere in campo il 10/15% di quelle che sono le sue abilità e ad ottenere risultati con la Fiorentina, se me l'avessero detto in estate avrei pensato ad uno scherzo.
Per la Juventus, purtroppo il consenso di un allenatore è fondamentale quando arrivano i momenti di difficoltà, probabilmente Tudor al secondo momento di difficoltà è stato sostituito.
Io ero all'Olimpico a vedere Lazio-Juventus e, nonostante la Lazio poteva meritare anche qualche gol in più, qualche calciatore della Juventus era irriconoscibile. Quasi in versione fantasma, e quando si vedono in queste condizioni giocatori importantissimi, come Yildiz, Cambiaso, Vlahovic o David, viene indotta la società a cambiare. Questo è ciò che uccide un allenatore. Spalletti è un allenatore che per la Serie A è una garanzia”.
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