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MILAN, ITALY - MAY 12: Joao Cancelo of FC Internazionale arrives prior to the serie A match between FC Internazionale and US Sassuolo at Stadio Giuseppe Meazza on May 12, 2018 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani - Inter/FC Internazionale via Getty Images)
L'Inter, con l'infortunio di Denzel Dumfries, ha un buco lì a destra. E per riempirlo uno dei nomi più suggestivi è quello di Joao Cancelo, già transitato in nerazzurro nella stagione 2017-18. E per accarezzare un incredibile ritorno del portoghese l'aiuto può arrivare da un altro ex: Simone Inzaghi, allenatore dell'Al-Hilal, club che detiene il cartellino del terzino ma con cui ormai è in rotta. E Cancelo è tornato in orbita nerazzurra per gennaio, come riporta La Gazzetta dello Sport: "Cancelo si era trovato benone ad Appiano, quando nel 2017-18 mostrava i primi accenni di talento raro, e un po’ perché anche i nerazzurri non hanno mai smesso di rimpiangere quella sua creatività istintiva.
Le due esigenze si incastrano, anche dal punto di vista temporale, e all’Inter non dispiace neanche la formula con cui Joao potrebbe rifare le valigie dopo solo un anno e mezzo in Arabia: si pensa a un prestito fino a fine giugno, così da mettere in sicurezza questa stagione e avere tempo per programmare la prossima. L’asino casca, anzi stramazza nel deserto, di fronte al maxi-stipendio che i sauditi hanno offerto a Joao per convincerlo a lasciare il City nell’estate 2024: il portoghese guadagna 15 milioni netti a stagione, un miraggio irraggiungibile per l’Inter di questa epoca. Negli eventuali sei mesi di prestito quella cifra andrebbe, sì, divisa per metà, ma resta sempre troppo elevata per gli standard della casa. L’eventuale trattativa presupporrebbe, quindi, una partecipazione all’ingaggio da parte dello stesso Al-Hilal: è lo snodo decisivo, il bivio arabo da cui dipende tutto. Peserà, ovviamente, anche la volontà dello stesso esterno, corteggiato anche da un’altra ex come il Barça.
In questo scenario traballante, Cancelo è inevitabilmente finito nella lista della spesa nerazzurra, ma non soffre certo di solitudine: nel guardarsi attorno, il presidente Beppe Marotta e il ds Piero Ausilio esplorano diversi profili in un ruolo altamente strategico. Insomma, il grande ex è solo uno dei nomi monitorati nel breve periodo, immaginando l’atalantino (oggi in prestito al Cagliari) Marco Palestra come grande (e costoso) sogno della prossima stagione. Per il momento, la destra nerazzurra latita tremendamente perché Dumfries tornerà solo a metà marzo e Luis Henrique arriva da 7 partite di fila da titolare in cui, però, non ha mai fatto saltare nessuno dalla sedia, nonostante qualche piccolo bagliore.
L’obiettivo, tutt’altro che facile, è trovare qualcuno che sia immediatamente pronto per Chivu e riproduca lo schema felice provato con Akanji. Tra l’altro, rispetto a Cancelo, lo svizzero ha solo un anno in meno: per giocatori tanto affidabili, ancora di più se utili solo per un tratto breve, cadrebbe la pregiudiziale di Oaktree (il fondo libera vere risorse sui giovani). Semmai, è lo stipendio a fare la differenza, assieme alla tempistica: all’Inter, Cancelo servirebbe subito, a inizio gennaio, magari prima della battaglia gravitazionale dell’11 col Napoli. In una squadra che ormai pende a sinistra, spremere ancora a lungo il solo Luis Henrique può, infatti, diventare controproducente. I vecchi amici sanno quanto delicati siano questi equilibri, semmai ora andranno convinti i datori di lavoro sauditi", conclude la Rosea.
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