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ESCLUSIVA Bonolis: “Conte ha avuto tutto, premesse ottime. Eriksen? Cazzarola sembra che…”

Marco Macca

FCInter1908.it ha intervistato in esclusiva il conduttore, noto tifoso nerazzurro, per parlare del derby di sabato

Un derby dal sapore diverso, certamente più mesto, rispetto al passato. Inevitabile come i pensieri e l'attesa siano condizionati da altro, da situazioni e contingenze ben più importanti del calcio. Ma, nonostante tutto, quando si parla di Inter-Milan, non può esserci la stessa atmosfera di sempre. Anche perché quest'anno, Antonio Conte e i suoi ragazzi si sono messi in testa di fare davvero sul serio, e pensano in grande. Pensano di poter finalmente porre fine al dominio della Juventus, di poter competere ad altissimi livelli in Italia e in Europa. Attraverso gol, gioco spettacolare e serenità. Insomma, un'Inter 2.0 che piace a tanti, probabilmente a tutti.

E, dopo il pareggio di Roma contro la Lazio, il match contro i cugini rossoneri, tra le squadre più in forma della Serie A, rappresenta già uno snodo importante per confermare le altissime ambizioni nerazzurre. Argomenti che noi di FCInter1908.it abbiamo voluto trattare con Paolo Bonolis che, da tifoso doc qual è, si sta preparando come sempre a questa grande sfida.

Buonasera Paolo. Vista la situazione, difficile parlare di calcio e di derby. Questa sfida contro il Milan si sente un po' di meno rispetto alle altre?

Cambiano le circostanze, ma il derby è sempre il derby. Anche perché le condizioni in cui si gioca valgono per tutti. Ci siamo abituati a una quotidianità diversa, ci stiamo abituando anche a un calcio vissuto in maniera differente. Poi, resta lo spettacolo in campo. Può cambiare per i giocatori, perché l'atmosfera è tutta diversa: sicuramente manca lo stadio pieno di gente a lo che sono abituati a giocare in quell'ambiente. Ma, alla fine della fiera, per chi guarda resta un derby, una partita importante.

Sono ben sei i giocatori dell'Inter colpiti dal Covid. Al di là del fatto che la rosa nerazzurra è più profonda rispetto al passato, sono assenze che possono risultare decisive?

Non so se saranno decisive, ma sicuramente lo saranno per le scelte che dovrà fare Conte e per i cambi possibili durante la partita. Antonio dovrà fare a meno di giocatori che potenzialmente potevano far parte della squadra titolare. Sono tutti giocatori che con Conte hanno giocato molto. Bisogna fare buon viso a cattivo gioco. Il periodo è questo: ciò che sta capitando all'Inter, può ripetersi e toccare altre società. E' un campionato che ha questa variabile in più, che può creare problemi a tutti. In questo momento, per il Milan è un'opportunità. Ma in futuro potremmo essere noi a beneficiarne. E' sicuramente un campionato differente, con questa variabile incalcolabile.

Siamo solo all'inizio, ma dopo il pareggio contro la Lazio, è già da considerarsi una partita importante per capire se l'Inter ha davvero corretto i difetti della scorsa stagione che le hanno impedito di puntare allo scudetto fino in fondo?

Devo dire la verità: ho visto una bella Inter nelle prime due uscite di campionato, con delle novità e con alcuni problemi difensivi, soprattutto nella partita contro la Fiorentina. Con la Lazio, l'Inter ha sbagliato parecchio davanti, come spesso le capita. E queste cose le paghi. Gli avversari possono anche far gol in una o due azioni e portare a casa la partita. A me questa Inter piace, come gioca e come si pone in campo. E' troppo presto per dire se sarà effettivamente una gara importante.

Se dovesse scommettere su un uomo derby?

(Ride, ndr). Non te lo so dire. Mi stupisce il fatto che ci siano giocatori che in nazionale fanno delle partite pazzesche e che poi, certe volte, durante il campionato nicchiano. Per esempio, Eriksen ha segnato con la Danimarca, ma poi da noi non so cazzarola gli prende a quel figliolo quando gioca con noi, sembra che ti sia facendo 'na cortesia quando gioca. Può essere determinante lui? Me lo auguro.

Un giocatore, per entrare in simbiosi con la squadra, ha anche bisogno di giocare. Credo che lui avrebbe giocato sempre, se non più spesso, se fosse entrato più nella filosofia di Conte, che non vuole solo splendide giocate di intuizione, ma anche qualcosa di importante nel recupero palla. E, da questo punto di vista, Eriksen l'ho visto abbastanza sopito. Gli vedo fare delle splendide aperture ma, quando si tratta di recuperare palla, non gli ho ancora visto vincere un contrasto. Ma nemmeno tentarlo, un contrasto. Corre accanto all'avversario, ma... Credo che per Conte ci voglia un'altra grinta. Che, almeno per il momento, forse non è nelle sue corde.

E che impressione le ha fatto questa nuova versione di Conte? Sembra molto più misurato e sereno rispetto alla scorsa stagione.

Si vede che non ha più motivo di urlare. Nel senso che gli è stato preso quello che desiderava. Aveva bisogno di una copertura sulla fascia destra e ha avuto Hakimi; ha desiderato tanto Vidal e gli è stato preso; voleva un altro giocatore d'esperienza ed è arrivato Kolarov. Non so cos'altro può desiderare Conte. Quello che gli è stato preso è ciò che voleva, e credo che si sia rasserenato. Non credo ci sia bisogno di impetuosità a ogni costo. Mi fa piacere che, quando ne sente la necessità, sa affrontare i problemi. Poi, per quanto riguarda il modus, ognuno ha il suo. A me interessa come allena la squadra, come la mette in campo e come riesce a motivarla. Per il resto, davanti alle telecamere può fare come gli pare.

Capitolo mercato: Vidal sembra già decisivo nel centrocampo nerazzurro. E poi c'è Nainggolan: ha fatto bene l'Inter a tenerselo stretto?

Nainggolan è una risorsa importante. I suoi comportamenti onestamente non mi interessano. A me interessa ciò che dà in campo. Poi, c'è un protocollo etico per ogni società, e i giocatori ne devono prendere atto e seguirlo. In campo, Nainggolan è un giocatore dalle doti indiscutibili. Non è più un ragazzino, non rende come prima, ma può fare bene. Vidal mi sembra più integro di lui, ma mi sembrano due giocatori che fanno abbastanza scopa, nel senso che si somigliano. Credo che Nainggolan sia stato trattenuto per il mercato di gennaio.

In casa Juventus ci sono alcune incognite, prima fra tutte il nuovo corso Pirlo. Vista questa situazione, c'è davvero la sensazione di poter finalmente mettere fine all'egemonia bianconera?

C'era già l'anno scorso. Ci siamo mangiati il capitale nel periodo post natalizio, ma si poteva anche provare ad affrontare la corazzata Juve, che probabilmente, vista forse la non alchimia con Sarri, affrontava il campionato con minore entusiasmo. La scorsa stagione siamo stati falcidiati dagli infortuni, soprattutto a centrocampo, e tutto è diventato più complicato. Parlandone ore, posso dire: certo, perché non provarci? Può farlo l'Inter, come la Juve, l'Atalanta, la Roma, la Lazio. Anche lo stesso Milan. Dipende da tante cose. E' difficile. L'anno scorso avevamo iniziato bene, poi è saltato il banco. Quest'anno le premesse ci sono tutte.

Perché ci sono delle dinastie in Italia abituate a decidere loro cosa è giusto e cosa è sbagliato.

Meglio se ci fermiamo qui?

Eh, sì...