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Lautaro: “Ho scelto io l’Inter, qua sono felice. Conte si fida di me e mi sento sicuro”

Andrea Della Sala

Oggi dove vivono i suoi genitori?

«Ho comprato loro una bella casa in Argentina, appena me lo sono potuto permettere. Sto aiutando anche i miei fratelli, quello che guadagno lo condivido con loro. Hanno fatto sacrifici per farmi diventare quello che sono. Hanno sofferto quando li ho lasciati per giocare».

Chi è il suo modello nella vita?

«Mio padre. Mi ha insegnato che la vita può essere difficile, ma va vissuta. Faceva l’infermiere in una casa di riposo. Usciva la mattina alle sei e tornava alle dieci di sera, mentre mamma stava a casa con noi. Era sempre tranquillo, come lo sono io. In campo invece devo imparare a controllarmi di più. Ce la metto tutta, ma ogni tanto mi accorgo di essere ancora giovane».

Chi è il suo idolo?

«Radamel Falcao. Lo ammiravo da bambino quand’era al River Plate. L’ho conosciuto in Copa America, contro la sua Colombia. Gli ho chiesto di scambiarci la maglia. Mi imbarazzava, non è nel mio carattere, da allora non l’ho più fatto. Ma quel giorno ho realizzato un sogno. Lui mi ha consigliato di godermi il momento, di guardare sempre avanti».

Da ragazzino era tifoso del River?

«È complicato. La famiglia di mio padre è del Boca, mamma tifa River. Passando al Racing, ho risolto il problema. Sarò sempre grato al club che mi ha fatto esordire in prima squadra, come sarò grato all’Inter, che mi sta facendo crescere».

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