L'INTERVISTA

ESCLUSIVA Pistocchi: “Inter mai protetta, senza senso critiche al gioco. Mercato? 2 nomi”

Marco Macca

Domanda tendenziosa a un giornalista fieramente super partes: polemica sui cinque cambi, Inter vincente perché riposata, brutto gioco. Senza contare la 'necessità dei playoff' di cui si è parlato in questi giorni. Non trova eccessivamente duro il trattamento mediaticamente riservato ai nerazzurri?

Credo che la società Inter non sia così protetta come altre. Dal punto di vista mediatico, contano molto i milioni di tifosi che hai (e a volte le campagne mediatiche si fanno per strizzare l'occhio ai più numerosi) e anche dalla potenzialità di intervento che alcuni club hanno sui media. Non è peccato ricordare che FCA è uno dei big spender del mercato pubblicitario italiano, in cui spende 105.4 milioni di euro l'anno tra radio, tv e giornali, secondo un dato del 2016. Quando hai un cliente così grosso, stai attento a non scontentarlo. Mi sembra che l'Inter non sia mai stata in una posizione di vantaggio. Non ha mai avuto presidenti che investissero in pubblicità e nemmeno il potere politico, per esempio, di Berlusconi. Il Milan, a partire dal 1989, è stata la squadra italiana più forte per 20 anni. Allo stesso tempo, però, c'era un discorso politico: quando il presidente del Milan era anche Presidente del Consiglio, era una persona molto autorevole in campo nazionale. Dunque, c'era un senso di rispetto dal punto di vista calcistico, ma anche politico. Non possiamo nasconderci dietro a un dito. Con l'Inter probabilmente quest'anno si è esagerato e, forse, la società dovrebbe rivedere qualcosa dal punto di vista della comunicazione. Credo sia uno dei problemi irrisolti del club. Conte nei mesi scorsi è sbottato perché c'erano delle situazioni al limite riguardo ai rapporti con i media.

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