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Sabatini: “Suning? Incredulo, Zhang imperatore. Inter, ho sbagliato. Trattavo Martial”

Redazione1908

Walter Sabatini torna a parlare della sua esperienza in nerazzurro: "Un grande rammarico, meritavano più impegno, sono stato una meteora"

Walter Sabatini torna a parlare della sua esperienza in nerazzurro. Il dirigente del Bologna era l'incaricato scelto da Suning per dirigere il network calcistico del gruppo cinese. Un progetto che poi è venuto meno. Sabatini torna a parlarne a Calciomercato.com.

"L'Inter? Un grandissimo rammarico, meritavano più impegno e pazienza da parte mia e invece sono stato una meteora".

Avrebbe mai potuto immaginare una tale crisi economica come quella attuale?

“Mai. Andavo in Cina una settimana al mese e ho avuto modo di percepire l’impero galattico di Zhang. L’ho visto da vicino e tutt’ora sono incredulo. Paradossalmente conosco meglio Jindong che Steven”.

Che tipo di interlocutore è stato Zhang?

“Estremamente intuitivo, faceva molti sforzi per capire la cultura occidentale. Ricordo cene sontuose insieme a Fabio Capello. Attorno a Zhang si muoveva un gruppo enorme di persone e lui era il loro imperatore. Non era facile”.

In questa Inter c’è ancora qualcosa di suo?

“C’è Bastoni, che sento come mio. All’epoca trattavamo diversi profili ma vedevo in quel ragazzo doti che gli avrebbero consentito di affermarsi in campo internazionale”.

A Pinzolo la sorpresi in un attimo di solitudine e mentre fumava le chiesi di Martial. Mi fece giurare di non far uscire quel nome. 

“Perché ci stavo provando, loro volevano Perisic e poteva essere un’opportunità”.

Antonio Conte vive la sconfitta al suo stesso modo, non oso immaginare che coppia potreste essere. 

“Beh, una coppia improbabile. Proprio con Conte ho discusso a Bologna perché lui nel dopo partita, commentando la sfida ai giornalisti, ha liquidato un nostro gol come un semplice autogol, che invece è stato un tiro di Palacio appena deviato, avvenuto dopo una serie di 10-12 passaggi. L’ha liquidato come autogol oscurando una cosa molto bella e la bellezza va valorizzata, non eclissata”.