editoriale

Al momento giusto

Bari: Santoni, Galasso (37′ pt Bonomi), Ranocchia, Masiello, Parisi, Lanzafame, De Vezze, Gazzi, Guberti (17′ st Galano), Kutuzov (1′ st Caputo), Barreto. In panchina: 1 Gillet, 8 Bianco, 29 Colombo, 34 Bellomo. All. Conte É...

Sabine Bertagna

Bari: Santoni, Galasso (37' pt Bonomi), Ranocchia, Masiello, Parisi, Lanzafame, De Vezze, Gazzi, Guberti (17' st Galano), Kutuzov (1' st Caputo), Barreto. In panchina: 1 Gillet, 8 Bianco, 29 Colombo, 34 Bellomo. All. Conte

É questa la formazione della famosa partita del 2009, Salernitana-Bari, finita 3 a 2, al centro di uno scandalo che non si é mai spento. Il calcioscommesse. Per certi versi é la partita perfetta. Le due tifoserie sono gemellate, il Bari é già promosso, la Salernitana può evitare la retrocessione. Da quello che si apprende su Repubblica, in un articolo a firma di Foschini e Mensurati, Fusco e Ganci della Salernitana avrebbero contattato alcuni giocatori del Bari, trovando in Gillet e Stellini gli interlocutori ideali per comprare la partita. 

A posteriori e nel caso che tutto il quadro trovasse conferma, le dichiarazioni di Ganci, rilasciate in un'intervista prima della suddetta gara, assumono sfumature davvero surreali. «Non ci aspettiamo regali. La Salernitana dovrà dare il massimo per superare la capolista, anche se il Bari non farà la gara della vita avendo già la A in tasca. So che c'è un solido gemellaggio tra le due tifoserie, ma in campo andranno i calciatori». Leggiamo sempre su Repubblica che il compenso sarebbe stato poi diviso tra i giocatori del Bari, differenziando il bottino a seconda del ruolo, mantenendo le gerarchie tipiche delle associazioni malavitose. Ai senatori il gruzzolo più consistente. Su Ranocchia le testimonianze differiscono. Alcuni affermano che avrebbe accettato i soldi, altri che invece li rifiutò. L'unica cosa certa é che al 37' il difensore nerazzurro segna una rete per il Bari.

Chi ha comprato i giornali di oggi sperando di leggere i "nuovi" particolari sul presunto coinvolgimento di Ranocchia sarà rimasto deluso. Non ci sono dettagli succulenti, né prove schiaccianti, né novità. La notizia é che tutta la squadra del Bari di allora é indagata. Nel caso di Andrea il rischio é quello dell'omessa denuncia. Immaginiamo che per gli attori principali si parli di gravi illeciti. É buffo e curioso come si sia tornati a parlare del calcioscommesse proprio nella pausa delle nazionali. L'importante é fare rumore quel tanto da non disturbare il campionato.

La vicenda é complessa. A guardarla con occhio ignorante da fuori ci sono alcuni elementi che stridono. Primo fra tutti l'allenatore. Antonio Conte, che si dichiara innocente da sempre, avrebbe gestito tre spogliatoi diversi (Bari, Atalanta e Siena) tutti e tre con il vizietto delle scommesse. Ma non se ne sarebbe mai accorto. Questo nonostante l'empatia che il tecnico é sempre stato bravo a costruire nelle squadre che ha allenato. Curioso. E poi c'è Stellini, il suo uomo di fiducia. Ai tempi del Bari é ancora un giocatore, in seguito diventa collaboratore tecnico di Antonio e i due non si separano più. Fino a quando non scoppia il casino del calcioscommesse e Stellini viene "fatto" uscire di scena piuttosto in fretta. Patteggia più di due anni di squalifica e una multa e la Juve lo congeda in un gelido silenzio. Assordante. Coincidenze?

"Sta per venire fuori altro e porterà a ulteriori risposte, se possibile ancora più clamorose" ha detto ieri il capo della Polizia, Antonio Manganelli. Ora, questa frase é ormai al top delle frasi inflazionate. É da maggio che ci rimbomba nelle orecchie. Ma nonostante si sia chiaramente ravvisato un quadro inquinato del nostro calcio, la pulizia é stata fatta in maniera approssimativa. Stimolando la crescita di contraddizioni. Sorvolando la superficie. Difatti i campionati sono cominciati regolarmente. E a nessuno sembra interessare che non siano state ancora affrontate le posizioni di Lazio, Napoli, Genoa. Campionato falsato più, campionato falsato meno, che cosa volete che conti. La giustizia sportiva é andata di fretta, come é un po' nella sua natura, e non sempre ha saputo mantenere l'uniformità nel giudizio. Chi non poteva contare su un nome famoso o una grande squadra pronta a difenderlo anche mediaticamente, ha incassato la squalifica senza  proferire parola. Gli sconti di pena di chi invece non si é dato pace, ai quali si é arrivati di recente, potrebbero costituire un precedente importante e influire sugli scenari che verranno giudicati nel futuro prossimo. Sarà la volta buona? Si andrà fino in fondo? Il calcio non ama le novità. Certe abitudini sono dure a morire. Scommettiamo? 

Twitter @SBertagna