editoriale

Inter granitica. Cuchu rinato. Prendete esempio da Palacio…

Se giocassimo lontani da San Siro vinceremmo Coppa Italia, Campionato ed Europa League. E’ questo che dice la stagione sino ad oggi. Otto gare lontane dal Meazza ed otto vittorie. Non si conosce il termine pareggio ne tantomeno quello...

Alessandro De Felice

Se giocassimo lontani da San Siro vinceremmo Coppa Italia, Campionato ed Europa League. E' questo che dice la stagione sino ad oggi. Otto gare lontane dal Meazza ed otto vittorie. Non si conosce il termine pareggio ne tantomeno quello sconfitta.

ANTE-POST. Un po' a sorpresa Strama lascia in panchina Cassano e si affida al duo Palacio – Milito in avanti e ad un centrocampo più robusto con la presenza del 'muratore' Mudingayi. Il Bologna parte leggermente meglio, ma l'Inter tiene botta. Al 27' arriva il gol per i nerazzurri con Ranocchia bravo a saltare sul secondo palo, sfruttando una punizione di Cambiasso. Il gol è molto simile a quello del derby. La mano di Strama c'è e si vede. Sul finire del primo tempo cala l'intensità con l'Inter che comunque gestisce bene la palla e il Bologna non spinge più di tanto. Inizia la ripresa e nuovamente il Bologna si mostra in avanti con intensità. Ma al 53' arriva il gol di Milito su assist di Palacio che riesce a servire in spaccata il Principe, bravo a battere a rete a porta quasi sguarnita. Di li a 10 minuti altri due gol, uno per parte. Prima quello di Cherubin su calcio d'angolo con un Handanovic forse non proprio impeccabile in uscita. Dopo quello di Cambiasso che nuovamente su assist di Palacio, con un bel lob batte il portiere Agliardi. Il Bologna cerca di riprendersi ma nulla può contro un'Inter davvero granitica. Si chiude cosi la gara del Dall'Ara con un netto 3 a 1 in favore dei nerazzurri.

CAMBIASSO. Sino a tre Domeniche fa il pensiero all'unisono dei tifosi nerazzurri era: “Basta vecchi, Cambiasso in panchina”. Invece dal derby in poi è cambiato tutto, sempre puntuale, sempre preciso, adesso addirittura segna. Ma che gli avrà fatto Stramaccioni? Oppure era un po' esagerato considerare finito un giocatore a 31 anni?

PALACIO. L'anno scorso potevi scegliere in attacco tra Zarate e Forlan, quest'anno tra Palacio e Cassano. 'Bene bene' come direbbe proprio Cassano. E' una delle sorprese più belle nonostante non sia un giovane di 20 anni. Il suo valore lo sta dimostrando con i fatti. Ci mette impegno, segna oppure fa assist. Qualche suo connazionale dovrebbe prendere esempio da lui per capire il significato del termine 'incisivo' in una squadra.