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editoriale

Inter-Icardi non sarà addio, arriverà un’altra punta. Ausilio? Rinnovo una formalità e occhio al mercato

L'editoriale di Alfio Musmarra per FcInter1908.it

Alfio Musmarra

"La vittoria nel derby porta in dote quel vento di ottimismo che serviva dopo l’eliminazione dall’Europa League. Spallettiancora una volta ha dimostrato di aver l’esperienza per saper uscire dalle situazioni complicate nonostante fosse tutto pronto per celebrarne l’esonero. In questi giorni di sosta tiene banco il ritorno di Mauro Icardi che finalmente è tornato ad allenarsi. Nonostante qualcuno continui a gettare fumo sul tecnico, era impensabile che il giocatore dopo 36 giorni di lontananza dalla squadra potesse tornare a svolgere l’intero allenamento con i compagni. Palese che seguisse un programma personalizzato con l’ausilio dei preparatori per recuperare il tempo perduto. Tutto per averlo al meglio al più presto possibile. Perché se il passato va messo alle spalle per il bene comune, dev’essere fatto davvero: non di facciata, salvo poi far uscire spifferi contro il tecnico.

"Perché se davvero si tiene alla maglia, arriva un momento in cui bisogna dire basta a tutto anche alle logiche familiari ed andare oltre.

"Perché la società non preventivato l’idea di privarsi di Mauro Icardi, che tradotto vuol dire che nella logica di una retrocessione a rango di giocatore semplice non c’è mai stato il retro pensiero della cessione. E questo esula da discorso tecnico, la fascia è ormai una questione accantonata di cui non si parla più. A prescindere da quello che avverrà però il Direttore Sportivo Piero Ausilio ha le idee molto chiare e non è un caso che si sia già mosso di conseguenza: perché un altro attaccante arriverà a prescindere proprio per evitare di trovarsi in emergenza. Aumenterà la concorrenza in attacco quindi dove non ci saranno posizioni cristallizzate. Spetterà poi all’allenatore scegliere di volta in volta, come accade del resto nelle squadre che puntano a stare in certe posizioni di classifica. In tutto questo non si capisce come possa vacillare la posizione del Direttore Sportivo nel momento in cui stia lavorando per la squadra della prossima stagione. Nonostante si siano fatti tanti nomi come possibili sostituti, in realtà il rinnovo è una formalità anche se all’Inter non bisogna mai dare nulla per scontato. In tutto questo andrebbero poi approfonditi alcuni aspetti non prettamente tecnici. Cercare di capire chi e perché stia lavorando nell’ombra per screditare il lavoro dell’allenatore e nel contempo stia facendo circolare i nomi di candidati al ruolo di direttore sportivo. A vantaggio di chi? Perché attribuire le responsabilità del caso Icardi solo a questi due dirigenti è un voler puntare il dito forzatamente contro i due, spostando il focus da una centralità ben distinta ed identificabile. Nel momento in cui una società prende una strada è perché la scelta è condivisa dall’intera struttura e ridurre tutto a tecnico e diesse è un voler mistificare la realtà; vuol dire voler arrivare ad un regolamento di conti a cui i tifosi non devono partecipare.  Bisogna essere chiari: nonostante grandi nomi che circolano, la fine del Settlement non si tradurrà con un mercato faraonico ed è il caso che si inizi a metabolizzarlo per il bene di tutti.

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