editoriale

L’imbarazzo della scelta

La prima di campionato finisce in archivio con un risultato netto, come non succedeva da anni. Tre a zero a Pescara. I padroni di casa (questo dato verrà ripetuto più e più volte durante la telecronaca, anche quando gli eventi lo avranno di...

Sabine Bertagna

La prima di campionato finisce in archivio con un risultato netto, come non succedeva da anni. Tre a zero a Pescara. I padroni di casa (questo dato verrà ripetuto più e più volte durante la telecronaca, anche quando gli eventi lo avranno di fatto reso ininfluente) partono arrembanti per un buon quarto d'ora, cercando di aggredire in tutti i modi l'Inter. Ma alla prima occasione i nerazzurri insaccano. La prima rete é di Wes (profondamente a suo agio e ispirato), seguita da quella di Milito su assist di Cassano. Al di là delle reti, l'Inter pressa, si inserisce negli spazi senza andare a vuoto, costruisce azioni. Gioca. E dopo la scorsa stagione non eravamo più tanto abituati.

Il terzo gol, giusta conclusione di una bellissima giocata che dal Guaro passa per le gambe di Milito per poi finire sul sinistro di Coutinho, arriva quando ormai il Pescara é alla resa (nonostante il quarto d'ora arrembante). Ma é una rete di pregevole fattura, che butti dentro con apparente facilità solo se hai il talento e la personalità per sopportarlo. C'é chi questo gol lo ha interpretato in altro modo, però. Qualcuno ci ha letto dell'imbarazzo. Imbarazzo per Stramaccioni, che ora ha un gravissimo problema da risolvere in casa. Coutinho con il gol glielo avrebbe ricordato, come succede con una canzone che si impiglia nelle ferite di un cuore innamorato. Adesso che c'é Cassano la crisi é vicina. Chi giocherà tra i due? A quando la prima lite? É esattamente quello che abbiamo pensato tutti al triplice fischio finale. Se le saranno date di santa ragione nello spogliatoio? 

C'é un aspetto molto positivo delle polemiche che tornano a punzecchiare in occasione di prestazioni positive (cosa che non si può dire dell'altra parte del naviglio). C'é che nel finale dello scorso campionato pensavano tutti che Stramaccioni fosse una meteora. L'ennesimo capriccio. Uno che improvvisa. Il calcio italiano non é un paese per giovani, ma lui ce la sta mettendo tutta per dimostrare il contrario. C'é ancora molto da lavorare, ma dietro ai gol e ai movimento giusti ci sono le sue idee. Per le quali é disposto a lottare con incredibile tenacia. Se avete già voglia di criticarlo é perché avete capito che sta facendo sul serio. E non sarà certo la scelta tra Cassano e Coutinho ad imbarazzarlo. Voi, invece, potete imbarazzarvi per molto meno. Siamo sicuri che ne siete capaci.

Twitter @Sbertagna