Che fine hanno fatto i magnifici Strama boys del 2012, i ragazzi della Primavera che si aggiudicarono in pochi mesi la Next Generations Series in finale con l’Ajax e lo scudetto di categoria battendo in finale la Lazio, con in panchina Bernazzani perché Stramaccioni era stato promosso in prima squadra?
editoriale
Lo strano destino degli Strama boys: Nessuno in prima squadra, con la speranza che…
Che fine hanno fatto i magnifici Strama boys del 2012, i ragazzi della Primavera che si aggiudicarono in pochi mesi la Next Generations Series in finale con l’Ajax e lo scudetto di categoria battendo in finale la Lazio, con in panchina...
A distanza di oltre un anno c’è il forte rischio che nessuno di questi faccia parte in pianta stabile della nuova Inter di Walter Mazzarri. In questo momento sono negli Usa con la prima squadra solo Mbaye e Duncan, ma entrambi sono destinati a partire, seppur in prestito, entro fine agosto. Il difensore potrebbe rientrare nell’affare Taider, mentre il centrocampista è vicino ad un ritorno al Livorno. L’altro giocatore di quel gruppo, Livaja è stato dato in comproprietà lo scorso gennaio all’Atalanta, impegno che è poi stato rinnovato lo scorso giugno.
Per il resto di quel gruppo un florilegio di prestiti e comproprietà: Crisetig e Romanò al Crotone, Di Gennaro, Alborno e Pecorini al Cittadella, Pasa e Spendlhofer al Varese, Bessa e Belec ai portoghesi dello Sporting Olhanense e Terrani al Monza. Attende, infine, una collocazione Garritano che è a metà con il Cesena. C’è poi il caso del difensore Kysela, tornato in patria nel 2012 a titolo definitvo che ora gioca con l’Fc Jablonec. Quest’anno, a proposito di vivaio nerazzurro, si è verificato il ritorno a parametro zero di Andreolli, ma anche acunee cessioni. Quelle in Germania di due vicecampioni d’Europa Under 21 come Caldirola e Donati.
In sostanza, nonostante si lavori con tutte la professionalità del caso, ed essendo l’Inter una delle società più attente nel lavoro operato a livello di settore giovanile, in Italia sembra mancare la cultura, o forse il coraggio di lanciare i cosiddetti giovani. S.Siro è uno stadio che può essere severo, lo sappiamo, ma forse con un po’ più di pazienza da parte degli stessi tifosi si potrebbe aiutare questi ragazzi a sfondare.
L’altra speranza è che l’Inter, considerato il fatto che di giovani ne produca tanti e buoni, prima o poi imbecchi quello giusto e lo lanci magari già da quest’anno con Mazzarri. Oltretutto, vedendo anche la partita contro il Chelsea, è evidente che, in mezzo al campo soprattutto, ci sarebbe bisogno di giovani che abbiano corsa e dinamismo.
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