editoriale

Made in Strama

Non c’è nessun caso, all’Inter. Ci sono delle regole e queste vanno rispettate. Le motivazioni sono sacrosante. Un intero team a lavorare per perfezionare la comunicazione della società e poi é sufficiente un tweet per mandare tutto...

Sabine Bertagna

Non c'è nessun caso, all'Inter. Ci sono delle regole e queste vanno rispettate. Le motivazioni sono sacrosante. Un intero team a lavorare per perfezionare la comunicazione della società e poi é sufficiente un tweet per mandare tutto all'aria. Non c'è malizia nei giocatori che utilizzano questo strumento per sentire la vicinanza dei tifosi, solo leggerezza. Pensate se fosse andato in voga ai tempi di Herrera o di Mourinho, quando era all'Inter. Ci sarebbe stato da ridere. Più veloce di un comunicato stampa, difficile da cancellare, condiviso da migliaia di follower, Twitter é indispensabile saperlo usare. Tutte le grandi società che comunicano hanno prima o poi stilato una guida per i propri dipendenti. Non si chiama caso, ma molto banalmente regolamento.

Il merito di tutto questo é di Stramaccioni. La velocità e l'intelligenza con le quali si é preso l'Inter fanno paura. Mostruosamente attento ad ogni particolare. Non solo in campo, ma anche fuori. Come dovrebbe essere un tecnico completo nel calcio moderno oggi. Interessarsi ai suoi giocatori non solo quando si tratta di schemi e allenamenti, ma, elemento fondamentale, soprattutto quando sono lontani dal campo. Le dinamiche di gruppo faticosamente costruite, le individualità trattate ognuna con una spinta motivazionale diversa, i particolari curati con amore e attenzione. Allenatori che pensavano che per stare all'Inter fosse sufficiente credere in un modulo e disinteressarsi di tutto il resto si sono presto accorti di non essere in grado di gestire la situazione. Stramaccioni lavora sodo e preferisce farlo in silenzio. A brillare sono i risultati. Il suo potere decisionale é consolidato, in barba ad altre società dove l'allenatore, soprattutto se giovane, é spesso un fantoccio che subisce le decisioni dall'alto senza fiatare. Non gli piacciono i complimenti (o meglio gli piacciono, ma sa benissimo che non é il momento di montarsi la testa) perché é importante mantenere l'equilibrio, nel bene e nel male. Ma la nuova Inter ha un'etichetta nuovissima e così azzeccata, che é davvero difficile non notarla. Un'etichetta per nulla spensierata. Che acquista valore di giorno in giorno. Made in Strama.

Twitter @SBertagna