editoriale

Rigore per il Milan

“Gli arbitri hanno deciso di non darci i rigori, non c’è niente da dire.” L’accusa arriva da Massimiliano Allegri nella conferenza stampa che introduce a Milan-Sampdoria. Parole che sottendono decisioni gravi. Non si...

Sabine Bertagna

"Gli arbitri hanno deciso di non darci i rigori, non c'è niente da dire." L'accusa arriva da Massimiliano Allegri nella conferenza stampa che introduce a Milan-Sampdoria. Parole che sottendono decisioni gravi. Non si sono ancora registrate reazioni da parte dei vertici abritrali, chissà se ce ne saranno. Secondo Allegri il Milan sarebbe stato penalizzato perché non gli sarebbero stati assegnati alcuni rigori (le lamentele si riferiscono in particolare a Milan-Napoli). A 6 giornate dall'inizio del campionato il Milan ha avuto finora 2 rigori a favore (zero contro), insieme a Roma, Fiorentina e Torino. Ovviamente la classifica dei rossoneri non aiuta a ragionare con serenità. L'avvio è stato incerto e Allegri, oltre al pensiero dei rigori, ne ha molti altri.

"Gli arbitri hanno deciso di non darci i rigori, non c'è niente da dire." Fa specie che a pronunciare questa frase sia proprio l'allenatore della squadra che nella recente stagione si è qualificata in Champions League con una raffica di polemiche, delle quali aleggia nell'aria ancora l'odore acido e risentito. Tutti ricordano la partita contro il Siena e quel rigore generoso su Balotelli, ma il Milan in quella stagione di rigori a favore ne ha avuti 11. Rovistando nelle moviole della Gazzetta dello Sport saltano agli occhi alcuni rigori quantomeno dubbi. La tripletta di Pazzini contro il Bologna è viziata da un regalo di Tagliavento che concede un rigore inesistente al Milan per presunto fallo di Cherubin sullo stesso centravanti rossonero. E poi il rigore concesso da Rizzoli in Milan-Juve. In Milan-Juventus Valeri fischia al 93° un rigore inesistente messo a segno da Balotelli. Episodi qui e là, che soprattutto nella prima parte della stagione hanno contribuito a non lasciare troppo indietro in classifica i rossoneri. Il calcio non disdegna trame di rigori generosi e rigori non concessi. Un classico che non smette di appassionare.

"Gli arbitri hanno deciso di non darci i rigori, non c'è niente da dire." Fa specie che a pronunciare questa frase sia la squadra che in un ventennio (1993-2013) si è aggiudicata il titolo di regina dei rigori (ben 161 a favore e 77 contro). Dietro il Milan la Roma (149 rigori a favore, 103 contro) e poi la Lazio (140 a favore, 111 contro). Il saldo rossonero rimane quello più positivo: +84. Ai nerazzurri nel ventennio sono stati concessi 136 rigori a favore e 99 contro con un saldo di +37. Il Milan rimane in testa come rigori a favore anche nelle quattro stagioni successive a Calciopoli, quelle stravinte dall'Inter, per intenderci. Anche nella scorsa stagione il "bottino" dell'Inter è stato magro: solo 5 i rigori concessi ai nerazzurri. Il fatto che la stagione fosse maledetta per mille altri motivi ha creato una sorta di suggestione per la quale lamentarsi per un rigore non concesso, dovesse essere etichettata come reazione fuori luogo. Eppure, come dicono i cugini rossoneri, se il rigore c'è andrebbe semplicemente fischiato.

"Gli arbitri hanno deciso di non darci i rigori, non c'è niente da dire." A febbraio 2012 Allegri rispondeva così alle polemiche bianconere: "Le polemiche arbitrali della Juve? Noi abbiamo uno stile diverso. Si parla tanto di aiutare gli arbitri, e invece alla prima decisione sfavorevole si solleva un polverone". Evidentemente è più facile a dirsi che a farsi. Oppure semplicemente dipende dalle circostanze. Quando sono benevole è facile essere superiori e non dare peso a errori e sbavature. E' quando le cose vanno male, che ogni svista può incidere in maniera determinante. Gli arbitri avranno assimilato il messaggio di Allegri? Braschi & co. gli chiederanno conto della frase sibillina? Si vedrà. Non resta che attendere. FIno al prossimo rigore. Per il Milan.

Twitter @SBertagna