editoriale

Sconfitta scontata. Gara no per i giovani. Jonathan ‘gabbiano’ solo di nome?

Con quasi tutti i titolari a Milano, un epilogo diverso sarebbe stato difficile da attendere. E cosi l’Inter perde per tre a zero contro il Rubin Kazan. Troppo se si pensa che i russi hanno tirato nello specchio della porta soltanto tre...

Alessandro De Felice

Con quasi tutti i titolari a Milano, un epilogo diverso sarebbe stato difficile da attendere. E cosi l'Inter perde per tre a zero contro il Rubin Kazan. Troppo se si pensa che i russi hanno tirato nello specchio della porta soltanto tre volte. Questa gara ha sancito la squadra che passerà come prima nel girone e i russi tutto sommato hanno meritato. Le situazioni che hanno portato al gol, sono emblematiche di quella che è stata la gara e dei protagonisti in campo. Il primo gol è frutto dell'inadeguatezza di Jonathan (perdonatemi, d'accordo sul “supportare tutti i giocatori con la maglia nerazzurra” quando sono in campo, ma a fine gara credo si possa essere liberi di dire le cose come stanno realmente) all'Inter, che si fa uccellare con una finta da oratorio e riesce a far crossare il giocatore russo. Juan purtroppo sbaglia ad appoggiarla in calcio d'angolo, ma è anche sfortunato. Il pallone coglie il palo e ritorna sui piedi di Karadeniz che batte quasi a porta vuota il povero Belec. Sugli altri due gol invece, si vede che Donkor non è Ranocchia e purtroppo la squadra di casa riesce a segnare secondo e terzo gol, sfruttando le insicurezze difensive della retroguardia nerazzurra. Tutto sommato il tre a zero è un risultato che sta un po' largo, ma troppe componenti hanno inciso sulla sconfitta. Resta il fatto che l'Inter o da seconda o da prima del girone, lotterà sino alla fine per portare a casa questa coppa a cui Stramaccioni tiene davvero molto.

IL GABBIANO. E' il soprannome di Jonathan. Speriamo sia gabbiano non solo di nome ma anche di fatto e che a Gennaio spicchi il volo. La versione in 16:9 di Maicon non ne fa una giusta. E' il miglior terzino del mondo quando si tratta di ricevere la palla sulla fascia e ridarla indietro al difensore centrale. Bene, abbiamo già visto troppo di lui. Non servono altre gare per valutarlo.

GIOVANI. Bene Benassi, maluccio Romanò, malino Donkor, da rivedere Livaja. Insomma l'unico positivo quest'oggi è Benassi. Per tutti gli altri ci saranno anche occasioni più alla loro portata. Marko Livaja sembra aver fatto un passo indietro rispetto alle ultime gare in cui si è reso protagonista in Europa, ma giocando poco non si può desiderare di più per una punta che dovrebbe fare reparto da solo.