editoriale

Un atto gravissimo nei confronti del calcio

Un atto gravissimo nei confronti dell’onorabilità di tutta la società é la definizione bianconera di quanto accaduto ieri. Respinto il patteggiamento di Conte (giudicato non congruo) e respinta anche la successiva (incredibile) richiesta...

Sabine Bertagna

Un atto gravissimo nei confronti dell'onorabilità di tutta la società é la definizione bianconera di quanto accaduto ieri. Respinto il patteggiamento di Conte (giudicato non congruo) e respinta anche la successiva (incredibile) richiesta di ricusazione della Commissione Disciplinare. A breve potrebbero esserci nuovi sviluppi (il ripatteggiamento o il processo). L'atteggiamento bianconero che prende tutto sul personale, tocca vette surreali quando fa vestire, nell'amichevole di ieri, la fascia di capitano a Bonucci. Sul personale perché la Juve garantisce per Conte, Bonucci e Pepe in un periodo nel quale erano tesserati con altre società e dovrebbe, invece, nutrire almeno il dubbio che queste accuse possano essere fondate (noi per Ranocchia il dubbio lo nutriamo, sarebbe strano il contrario). Oppure con atto gravissimo nei confronti della società intende forse che la federazione non si piega all'importanza del loro blasone e che questo meriterebbe un trattamento di favore? Fosse stato al Bari, Conte si sarebbe preso una squalifica di almeno 7-8 mesi senza tutta questa dispersione di fiato. Surreale l'atteggiamento bianconero quando non comprende l'incongruità della proposta di Conte: 3 mesi di squalifica e 200.000 euro di multa, con l'ombra delle nuove partite del Bari tirate in ballo recentemente. Un Bari allenato anche da lui. Stellini, collaboratore tecnico di Antonio ai tempi del Siena, patteggia 2 anni e 50 mila euro, ma solo a noi e ad Artico, presidente della Commissione Disciplinare, sono sembrate squilibrate le due posizioni (Stellini oltre all'omessa denuncia aveva anche il peso dell'illecito, risparmiato a Conte, e per patteggiare ha dovuto ammettere tutto questo). C'é che ieri qualcuno pensava ad una mera formalità (Palazzi stava già raccontando che la multa di Conte sarebbe finita in beneficenza), quando invece la presa di posizione di Artico ha sorprendentemente dato l'idea che non si volesse cedere alla tentazione di buttarla in amicizia.

Come tutti i processi sportivi anche questo presenta incongruenze che stonano. Prima fra tutte la dannata fretta di chiudere tutto in tempo per ricominciare il campionato. Eppure dovrebbe interessare a tutti sapere come sono andate le cose. Avere idea di quante partite truccate abbiamo guardato, ignari. E quanto quella spregevole tendenza a fare due feriti piuttosto che un morto sia radicata nel nostro calcio. Non tocchiamo solo la superficie per poi fra un anno o due ricominciare a gridare quanto il nostro calcio sia sporco. Siamo noi che siamo sporchi. Annebbiati dal tifo. Anestetizzati dalla voglia di partite. E chi decide di creare un'associazione a delinquere nel nostro calcio lo sa benissimo quanto estesa sia questa stupidità. Ma soprattutto ha la garanzia di una cosa. Le pene saranno tutto tranne che severe. Un atto gravissimo nei confronti di una società che dovrebbe ambire ad essere civile. Ma che si accontenta di esultare per un gol. Fa niente se concordato a tavolino.

Twitter @SBertagna